Il mercato immobiliare dei trulli e delle masserie? Non è stato influenzato dalla crisi, ed è stato scoperto anche dai russi. E se i compratori dell’Est europeo che hanno già acquistato tra le colline a cavallo delle tre province (Brindisi, Bari e Taranto) come spesso accade fossero solo un’avanguardia, diventerebbero loro i nuovi signori della Valle d’Itria, dove non pochi inglesi, dopo i primi anni di acquisiti a ripetizione, ora stanno incassando i risultati di quegli investimenti rimettendo in vendita immobili perfettamente ristrutturati. «Chi ha detto che il mercato fosse in crisi?», chiede Piero D’Amico, che con la sua agenzia di Cisternino (che ha una sede anche a Londra) opera a livello internazionale. «Il fatto che oggi i clienti riflettano maggiormente prima di investire, e vogliano giustamente vedere più immobili prima di decidere in base alle convenienze personali, è stato scambiato per una stagnazione del mercato. In realtà va a rilento, secondo le mie informazioni, il mercato del trullo rustico, quello da restaurare. I trulli già ristrutturati invece si stanno vendendo benissimo».
LE QUOTAZIONI - Parliamo però di una fascia medio-alta di clientela: «Le quotazioni medie - spiega Piero D’Amico - oggi vanno dai 250 ai 350mila euro per un complesso di trulli da quattro, cinque o sei coni, che offra almeno due camere da letto, un soggiorno cucina, due bagni. E a volte la piscina, elemento ricercato che naturalmente fa lievitare il prezzo. Si può arrivare per i trulli più grandi anche a 450- 500mila euro». E i russi arrivati in Valle d’Itria hanno comprato in territorio di Martina Franca, di Cisternino e di Ceglie. Chi erano? «Penso operatori finanziari - racconta D’Amico - e i venditori erano in due casi italiani, in un altro uno svizzero che per ragioni di età è rientrato in patria, e poi un inglese». Sul mercato si muovono anche i maestri trullari, che comprano vecchi complessi abbandonati, li recuperano e poi li mettono in vendita senza investire grandi capitali. E le famose masserie? «Ormai se ne trovano poche spiega Piero D’Amico - e sono tutte da restaurare. Ma il rustico così com’è può costare dai 900mila al milione di euro. Poi ne occorrono altrettanti per gli interventi».
L'INVESTIMENTO - Il trullo ha più richieste, è un ottimo investimento. Ora, dopo le ondate di attori, imprenditori e intellettuali, è il turno della gente del mondo della moda. Una coppia, lei e lui entrambi indossatori richiesti, ha fatto un acquisto tra Ostuni e Cisternino. La Puglia quindi tiene bene. «Altroché - conclude D’Amico - qui non vendiamo solo case ma pezzi di storia, paesaggi, ospitalità, buona cucina. Ci arrivano mail con richieste di informazioni da tutto il mondo, anche dagli Usa. Poi magari si presentano un anno dopo, come già è accaduto».
Marcello Orlandini
Corriere del Mezzogiorno, 22 maggio 2009
Nessun commento:
Posta un commento