venerdì 29 gennaio 2010

Approvati nuovi valori limite delle trasmittanze per le detrazioni del 55%


Il Ministro dello sviluppo economico Claudio Scajola ha firmato, lo scorso 25 gennaio, un decreto che modifica i valori limite della trasmittanza termica, per le componenti dell’involucro edilizio, il cui rispetto è necessario per accedere alle detrazioni fiscali del 55% per gli interventi di riqualificazione energetica.

Il nuovo decreto, in attesa di pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale, modifica (anche sensibilmente) i valori della trasmittanza previsti nel D.M. 11 marzo 2008.
Riportiamo di seguito una tabella in cui sono raffrontati i limiti contenuti nel DM 11/03/2008 con quelli del nuovo decreto per ciascuna delle 6 zone climatiche.



Il decreto modifica i requisiti necessari all’ottenimento delle agevolazioni per l’utilizzo di generatori alimenti a biomassa introducendo limiti per le trasmittanze delle finestre.
In particolare, in caso di utilizzo di generatori alimentati a biomasse, per ottenere le detrazioni sarà necessario che le finestre (tutte le chiusure apribili) rispettino i valori limite di trasmittanza stabiliti dall’art.4, comma 4, lettera c) del D.P.R. 59/2009.

giovedì 28 gennaio 2010

Il Comune di Taranto regalerà le case della Città Vecchia



Taranto: la Città Vecchia

Comune e privati stringono un patto nel ramo immobiliare per rispondere alla fame di case che c’è a Taranto. In particolare, di alloggi popolari, quelli destinati alle 2500 famiglie già iscritte nella graduatoria comunale e ad altrettante catalogate dai sociologi nelle categorie deboli, giovani coppie, anziani e i così detti nuovi poveri. L’amministrazione comunale ha puntato lo sguardo sulla città vecchia dove, insieme con l’istituto autonomo case popolari, possiede poco più del cinquanta per cento degli immobili e dei locali al piano terra. Per la maggior parte sono così degradati che a nessuno verrebbe in mente di rimetterli in sesto: i costi non sarebbero remunerati. A meno che la mano pubblica non trovi un compromesso con quella privata. Ed è ciò che è avvenuto a Taranto.
Il Comune mette a disposizione il suo patrimonio immobiliare nel borgo antico, case, locali e edifici tra vicoli e postierle, il privato ne ripristina l’agibilità strutturale corredandola dei servizi mancanti e ne trattiene una parte come misura di compensazione che metterà sul mercato libero. Il Comune destinerà poi ad "housing sociale" le case riqualificate che rientrano nella sua disponibilità. Le darà cioè a chi ha chiesto un alloggio. Gli imprenditori edili, che mai avrebbero fatto un passo di questo tipo, sono così portati dentro l’edilizia residenziale sociale per rispondere, almeno in parte, alle esigenze abitative delle migliaia di persone il cui reddito non consente di affacciarsi al normale mercato immobiliare. Per far fronte a questa situazione il Comune di Taranto ha varato l’ufficio consortile per le politiche abitative (Ucopa) che coinvolge, attraverso un protocollo d’intesa, i sindacati di categoria, gli edili, gli ordini professionali degli architetti, degli ingegneri e dei geometri. Il nuovo organismo ha in mente una strategia complessiva per pianificare l’edilizia sociale in forme nuove in diverse aree della città, compresa l’Isola dove possiede un vasto patrimonio disabitato che vuole restituire ai cittadini.
Si tratta, in altri termini, del nuovo ultimo tentativo di ridare vita alla città vecchia, passata nel corso dei decenni da una popolazione di trentamila abitanti a poco più di duemila, attraverso una serie di interventi. Uno è rappresentato dai bandi già pronti per l’assegnazione a scopo commerciale dei locali al piano terra di via Duomo, via Cava, via Pentite sgomberati proprio nell’ultimo mese e quelli da preparare per gli immobili e le case da riqualificare e dotare nuovamente delle opere urbane primarie ai quali potranno partecipare imprese e privati nel quadro di un ampio progetto di rigenerazione urbana. L’altro è l’apertura di uffici comunali nei palazzi di proprietà del Municipio e l’avvio dei corsi universitari del polo umanistico nell’ex caserma Rossarol che sarà consegnata entro qualche settimana.
Il Comune tenta, in questo modo, di riattivare nel borgo antico la microeconomia legata alle attività universitarie e alla presenza di uffici, uno dei sistemi per riportare vivacità economica legata non solamente alla ristorazione e, di conseguenza, creare quelle condizioni che potrebbero dare origine a una inurbazione di ritorno dopo gli abbandoni degli ultimi decenni. Il Comune vuole passare, con questi strumenti, dall’emergenza alla programmazione senza trascurare alcun quartiere in cui ci siano gli stessi problemi. La città vecchia è il bersaglio principale ma anche a Talsano e al Paolo Sesto sono previsti interventi per realizzare alloggi a canone sostenibile e un programma di edilizia sociale insieme con l’istituto autonomo case popolari.

  Cesare Bechis, Corriere del Mezzogiorno
27 gennaio 2010

mercoledì 27 gennaio 2010

IN TV / Domenica 31 gennaio, ore 21.30, Rai Tre / Case da pazzi



Domenica 31 gennaio alle ore 21 e 30 su RAI TRE riprende la trasmissione “PRESA DIRETTA” di Riccardo Iacona. La puntata, con cui si apre la nuova serie, dedicata alla casa, è intitolata “CASE DA PAZZI".

Mettersi un tetto decente sulla testa? Impossibile. Trovare casa a un prezzo compatibile con gli stipendi di oggi sarebbe un miracolo. Riccardo Iacona e la sua squadra rivelano i nodi del dramma di troppi: cartolarizzazioni che escludono dal mercato le fasce deboli, le occupazioni dei disperati, l’edilizia popolare colpevolmente malgestita, politiche inesistenti per l’edilizia a prezzi concordati rendono il problema insolubile con le normative vigenti.

martedì 26 gennaio 2010

Chiude l'Accademia del Cinema di Enziteto: svanisce il sogno della periferia protagonista


Enziteto, Scuola Elementare "Iqbal Masih"

Sta per calare la parola fine sulla grande avventura dell'Accademia del Cinema di Enziteto: dal 2005 ad oggi nella scuola Iqbal al quartiere san Pio si è cercato, ogni giorno, di scuotere dal torpore dello spaccio e dell'abbandono i ragazzi del quartiere e con loro le donne, le mamme, le giovani nonne di 40 anni. Un modo nuovo, semplice per portare nel degrado la vita, per far sì che "da Bari" arrivasse qualcuno, magari piccolo e ingenuo, con la voglia di fare cinema. Un modo estremamente difficile certo, ma tanto importante, per aggregare attorno a qualcosa di magico come il cinema chi mai in vita sua aveva visto gli altri, la Città, interessarsi ad Enziteto.
Dopo i primi anni di sostegno da parte del Comune di Bari alle attività della cooperativa Get che ha promosso l'iniziativa i fondi sono diminuiti sempre di più. L'aiuto delle istituzioni c'è ma non copre i costi per pagare gli stipendi degli educatori e degli operatori (una decina in tutto) e il finanziamento rilevante della Fondazione per il Sud coprirà le spese solo fino al 28 febbraio. In questi anni in Accademia si sono formati decine di ragazzi: hanno fatto lezioni di storia del Cinema, appreso i primi rudimenti dell'essere attore,incontrato coloro che come Sergio Rubini o Domenico Procacci con i mestieri del cinema oggi riescono a vivere, collaborato all'organizzazione di festival e soprattutto prodotto film. Corti e documentari che hanno girato l'Italia facendo incetta di premi o anche giovani attori come Andrea Ferrante che in questi giorni è possibile vedere sugli schermi baresi del Bifest ne Il Grande Sogno con Riccardo Scamarcio e Luca Argentero. Andrea dall'Accademia di Enziteto e non dall'Accademia di Arte Drammatica è partito per diventare attore. Servono 100 mila euro per consentire all'Accademia di tornare a vivere: altrimenti cinque anni di lavoro scivoleranno presto nel dimenticatoio.

lunedì 25 gennaio 2010

Immobili: Siena la più cara in Toscana nella periferia secondo il 'Borsino' stilato da Confedilizia



Confedilizia ha presentato sabato 23 gennaio i risultati di ''Un anno di quotazioni del Borsino immobiliare'' - raccolti in una apposita pubblicazione - che rileva, ogni semestre, i valori di compravendita degli immobili adibiti ad uso abitativo di 103 province (47 città del Nord, 24 del Centro e 32 del Sud).
La quinta edizione della pubblicazione riporta i dati che emergono dalla media della rilevazione dei due semestri del 2009, secondo le rilevazioni di oltre 200 sedi territoriali. I valori minimi sono riferiti ad immobili da ristrutturare completamente. I valori massimi sono riferiti ad immobili nuovi o ristrutturati.
Siena compare al terzo posto in relazione alle zone periferiche con 3500 euro al mq, preceduta da Venezia (3.900 euro mq) e Roma (3.800 euro mq): ed è proprio la città lagunare a conquistare il primato della classifica sia per le zone centrali (addirittura 9.570 euro al mq), prima di Roma (8.000 euro al mq) e Milano (7.570 euro mq), e per quelle semi centrali, con 6.300 euro mq contro i 5.100 di Milano e i 4.800 di Roma.
I valori massimi medi si registrano, come è prevedivìbile, al Nord (3.327 euro al mq), con uno scarto minimo rispetto al Centro(3.160 al mq), mentre il Sud e le isole si distaccano dal resto dell'Italia con appena 2.232 euro mq. Per i valori minimi è il Centro a registrare il prezzo medio più alto (1.562 euro mq), seguito dal Nord (919 euro mq) e dal Sud ed isole (686 euro mq).
Rosee le previsioni per la seconda metà del 2010, con una crescita legata alla ripresa dell’inflazione, data quasi per certa: la ripresa del mercato dovrebbe quindi partire dalle grandi città per poi arrivare nei centri minori, partendo da un mercato stabile per numero di transazioni (nel 2009 circa 600.000) e per il livello dei prezzi.
Confedilizia auspica interventi legislativi ad hoc, primo fra tutti quello dell’introduzione di una tassazione sostitutiva dei redditi da locazione: grazie alle rinnovate agevolazioni per le ristrutturazioni edilizie e ai Piani casa attivi anche in Toscana la ripresa dell'edilizia, con tutto l'indotta ad essa collegata, caratterizzerebbe il futuro immobiliare.

sabato 23 gennaio 2010

Casa, la crisi congela il mercato immobiliare



La crisi? Abbatte anche il mattone. Se, infatti, rimangono sostanzialmente stabili i prezzi della case in città, crollano le compravendite, scese del 15% solo nell’ultimo anno e del 34% dal 2007. La crisi economica mondiale si riflette anche nella difficoltà di accesso al credito per i risparmiatori, che non ottenendo i mutui come una volta, non comprano più appartamenti. I numeri parlano chiaro: non si registrano solo 570 transazioni in meno nell’ultimo trimestre del 2009 rispetto allo stesso periodo del 2008, ma si allungano anche i tempi medi di vendita, che superano addirittura i sei mesi. È quanto emerge dalla «Rilevazione dei prezzi degli immobili sulla piazza di Milano» sul secondo trimestre 2009 realizzata dalla Borsa immobiliare, agenzia speciale della Camera di commercio, in collaborazione con gli agenti rilevatori di Fimaa.


Comprare casa in città costa in media 3.646 euro al metro quadro, con una forbice che varia da una quotazione media di 7.107 euro al mq per il centro (+0,9% rispetto al primo semestre 2009), ai 2.529 euro al metro della periferia (-0,2%). Al primo posto in classifica rimane il Quadrilatero della Moda con 8.750 euro al metro quadrato in via della Spiga e Montenapoleone, seguito da corso Vittorio Emanuele - piazza San Babila con 7.700 euro al metro quadro (+2%). Seguono, con 5.056 euro al metro quadrato, i quartieri compresi nella Cerchia dei Bastioni e quelli nella cerchia della Circonvallazione con un prezzo medio di 3.479 euro al metro. In leggera diminuzione il costo del mattone in periferia, che registra un -0,2% attestandosi su un prezzo medio di 2529 euro al metro quadrato. I migliori affari si fanno in un’area di nuove edificazione, ovvero Santa Giulia-Montecity-Rogoredo, dove comprare casa costa solo 1.800 euro al metro quadrato. Stesso prezzo per la zona Salomone-Bonfadini.

Il quadro generale tracciato dalla Borsa Immobiliare parla di «un mercato che sembra in attesa della ripresa e che per chi compra - spiega il presidente Antonio Pastore -, oltre alle difficoltà di accesso al credito e agli oneri legati ai mutui, diventano importanti per la valutazione dell’immobile da acquistare elementi come la ecosostenibilità dei materiali e il risparmio energetico». Buone notizie potrebbero arrivare nei prossimi anni con l’adozione del piano di governo del territorio: «Il mercato dei diritti sulle aree creato dal sistema delle perequazioni - spiega Marco Dettori, consigliere di Assoimpredil Ance - potrà permettere di acquistare le aree a prezzi più bassi. Ciò potrebbe portare non tanto a un calo dei prezzi degli immobili, quanto a un miglioramento qualitativo dei nuovi stabili, senza aumenti dei costi».

Scende notevolmente il mercato degli affitti a Milano: si parla addirittura di un -7,5% in un anno e di un -0,9% rispetto al primo semestre del 2009. Ecco allora che prendere un appartamento in locazione in città costa in media 830 euro al mese. Chi sta cercando un monolocale in affitto si prepari a spendere in media 620 euro al mese, che possono variare dagli 875 euro al mese per un appartamentino di circa 30 metri quadrati in centro ai 400 della periferia. Per un bilocale si dovrà preventivare una spesa media di 825 euro al mese e di 730 per un trilocale di 70 metri quadrati. Chi fosse in cerca di un quadrilocale in affitto invece si prepari a spendere mediamente 1.025 euro al mese.

giovedì 21 gennaio 2010

Piano Paesaggistico Territoriale Regionale (PPTR) della Regione Puglia / Presentazione e discussione il giorno 22.1.2010




Approvata il giorno 11 Gennaio 2010 dalla Giunta Regionale la Proposta di Piano Paesaggistico Territoriale Regionale (PPTR) adeguato al Codice dei beni culturali e del paesaggio e coerente con la Convenzione europea del paesaggio, ha inizio la consultazione del partenariato socio-istituzionale per una profonda conoscenza e condivisione del PPTR da parte della comunità regionale.
Il primo incontro è fissato per domani 22 gennaio 2010 presso Villa Frammarino (Bari-Fesca, viale Europa - SP Aeroporto-Bitonto, tel 080 5412610), secondo il seguente programma:
  • ore 9:00 registrazione dei partecipanti
  • ore 9:30 introduzione dell'Assessore Angela Barbanente
  • ore 10:00 presentazione della proposta di PPTR
  • ore 12:30 conclusioni
La proposta di PPTR approvata dalla Giunta il giorno 11.1.2010 sostituisce lo Schema di PPTR adottato il 20 ottobre 2009. Essa è completa di tutti gli elaborati necessari per conseguire lo specifico accordo con il Ministero per i beni paesaggistici di competenza statale e per garantire le forme di consultazione caratterizzate da ampia pubblicità e partecipazione sociale previste dalle norme sulla Valutazione Ambientale Strategica.

Il PPTR sarà adottato e sostituirà il PUTT solo dopo la fase di consultazione avviata dall'approvazione della Proposta e la sottoscrizione dell'accordo con il Ministero previsto dal Codice.


mercoledì 20 gennaio 2010

Ristrutturazioni edilizie: l'Iva agevolata diventa permanente


Diventa permanente il regime agevolato dell'Iva sugli interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria per il recupero del patrimonio edilizio. Lo prevede la Finanziaria per il 2010 approvata dal Consiglio dei ministri che realizza la promessa del marzo scorso, quando l'Ecofin aveva dato il via libera alla misura. «Abbiamo ottenuto la trasformazione a permanente del regime agevolato dell'Iva sulle ristrutturazioni», aveva detto il ministro dell'Economia Giulio Tremonti. Con l'approvazione in Parlamento della Finanziaria, dunque, l'Iva agevolata sulle ristrutturazioni edilizie è destinata a stabilizzarsi al 10%. La misura che diventa permanente sarebbe decaduta il prossimo anno. La disposizione è entrata nel testo della Finanziaria con una piccola modifica contenuta nel comma 8 dell'articolo 2, che proroga l'agevolazione agli anni «2012 e successivi». Il beneficio riguarda gli interventi realizzati in fabbricati a prevalente destinazione abitativa privata e si applica sia alle prestazioni di lavoro che alla fornitura di beni e materiali, a patto che non costituiscano «una parte significativa del valore complessivo della prestazione». Sono beni "significativi" ascensori, montacarichi, infissi esterni e interni, caldaie, video citofoni, apparecchi di condizionamento e riciclo dell'aria, sanitari e rubinetterie e impianti di sicurezza: su questi beni l'Iva agevolata si applica solo fino alla concorrenza della differenza tra valore complessivo della prestazione e quello dei beni significativi.

lunedì 18 gennaio 2010

Il fenomeno degli orti urbani in periferia



Si tratta forse di hobby? Di una moda effimera? Oppure gli orti urbani sono l’inizio di un percorso che mette in discus­sione i confini tra città e campagna, tra la sfera della produzione economica e quella dello svago, tra il lavoro e il tempo libero? Quando per la prima volta la proposta ha cominciato a circolare in Italia, gli orti urbani sono stati accolti dai più con un sorriso ironico e l’aria di chi la sa lunga e ricorda tutti i proverbi del caso, da «la terra è bassa» fino a «l’orto vuole l’uomo morto». A qualche anno di distanza dal debutto, alla Fiera della creatività tenutasi alla Fortezza da Basso, a Firenze, è stato fatto il punto sulla situazione e il panorama che né è emerso disegna un fenomeno ancora molto limitato ma non trascurabile per i suoi sviluppi potenziali.
«L’idea di una barriera di orti per rivitalizzare le periferie e riappropriarsi delle stagioni non nasce dalla riproposizione di un’idea bucolica della natura, ma da una considerazione molto concreta», spiega l’architetto Aldo Civic, il teorico degli orti urbani come modello. «Da una parte c’è un bisogno materiale perché la classe media si è trovata con il potere di acquisto mas­sacrato dalla crisi. Dall’altra un bisogno di qualità del tempo libero. E la proposta dell’orto urbano, a pre­scindere dal reddito, dà una risposta anche a un desiderio profondo di sicurezza energetica e alimentare, di avvicinamento alla natura, di ritorno a un ritmo che non sia scandito solo da eventi artificiali e programmabili».
A Firenze è stato proposto un progetto di Italia Nostra che ha coinvolto l’Anci e la Coldiretti. Il protocollo di intesa pre­vede vari obiettivi. Primo: considerare gli orti come realtà sociale, urbanistica e storica sottraendoli alla marginalità e al degrado. Secondo: dare a questi spazi valore di luoghi urbani di qualità contro il consumo di territorio. Terzo: tutelare la memoria storica degli orti favorendo la socialità e la partecipazione dei cittadini. Quarto: favorire il recupero della manualità grazie alle attività commesse agli orti.
«L’importanza degli orti urbani non è una novità dei nostri giorni», os­serva Evaristo Petrocchi, il promotore dell’iniziativa. «Si tratta di spazi verdi che nei secoli sono stati partecipi della vita sociale, culturale, economica, alimentare del nostro paese, specie in periodi critici come le guerre, le pestilenze, le carestie. Punto di rifugio e di as­sistenza peri poveri, luogo ludico, di svago, di benes­sere alimentare ma anche con funzioni estetica e di decoro per i più abbienti e per le loro abitazioni. Molti orti sono annessi a conventi, chiese e monasteri come luogo da dedicare alla meditazione, alla tranquillità, alla ricerca dell’armonia e della sintonia dell’uomo con la Terra».
Tra le esperienze più interes­santi c’è “L’orto senza bua”, il progetto di “orto terapia” ideato dalla Fondazione dell’Ospedale Meyer per stimolare la guarigione dei bambini ricoverati nel centro di cura che è stato il primo a fare la scelta di rinnovarsi scegliendo i principi della bio­climatica in modo da abbattere i consumi energetici e aumentare il livello di benes­sere.
Un altro esperimento interes­sante è l’orto dell’abazia benedettina di As­sisi, un orto simbolo dell’iniziativa per la valenza storico-​​culturale (è annesso all’antica abbazia romanica di San Pietro di As­sisi), sociale (è sempre stato destinato nel pas­sato a colture orticole), urbanistica (risulta inserito nel contesto della cinta urbana della città), spirituale (è la diretta espres­sione del legame dell’uomo con la Terra nel mes­saggio dell’ordine di San Benedetto da Norcia).

giovedì 14 gennaio 2010

GREENville vs SMOGville



Segnaliamo un interessante workshop promosso da CasaClima e dall'Associazione ARCHinNOVA, previsto per i giorni 17-21 febbraio 2010 in quel di Lugo di Romagna (Ravenna).
Un percorso per riflettere sul cambiamento culturale, sociale, ambientale ed economico dovuto allo sviluppo che dalla fine del 800 ha caratterizzato la società occidentale .
Una mostra abbinata a un percorso formativo rivolto a studenti e ai professionisti, con l’obiettivo di “mostrare l’insostenibile pesantezza” di un modo di vivere che non ha futuro. È un percorso poetico e riflessivo che vogliamo offrire a quanti desiderano partecipare al cambiamento, verso l’era solare, verso il futuro.
Per ulteriori informazioni
ARCHinNOVA Associazione Culturale

Piazza Repubblica, 10
44100 - Ferrara
Tel. 0532 685449
Fax. 0532 210929
http://www.archinnova.it/

mercoledì 13 gennaio 2010

www.GIOIANET.it - la voce on-line di Gioia del Colle



Un nuovo sito per dar voce alla Città di GIOIA DEL COLLE



portale di libera informazione su cronaca, attualità, politica, opinioni, cultura, spettacolo ed altro ancora!

Visitelo e segnalate curiosità, eventi, disservizi… della Città di GIOIA DEL COLLE.

http://www.gioianet.it/ è uno spazio comune aperto a tutti che sia strumento di connessione fra cittadini, associazioni e istituzioni, capace di generare incontri, relazioni e partecipazione. Uno spazio virtuale dinamico che diverrà anche quello che i partecipanti determineranno.

Un portale di informazione interattiva, uno strumento di cittadinanza attiva, una luogo di relazione fra cittadini residenti ed emigrati, una finestra promozionale del nostro paese.

martedì 12 gennaio 2010

I PAESAGGI DELLA BIODIVERSITA' / Concorso fotografico della Regione Puglia



L'Assessorato Ecologia - Ufficio Parchi e Tutela della Biodiversità della Regione Puglia ha indetto un concorso fotografico avente per tema la natura: le aree protette con i loro paesaggi, la flora e la fauna.
Promuovere, far conoscere e valorizzare questi “Paesaggi della biodiversità” e quindi i diversi habitat naturali è l’obbiettivo principale del concorso. Coinvolgere i cittadini, avvicinarli alle bellezze naturali della Puglia con i suoi paesaggi, la sua natura, la sua cultura è la migliore garanzia per la loro conservazione.
Il concorso si articola in due categorie: senior e alunni delle scuole medie inferiori e superiori della Puglia. I temi invece sono quattro: paesaggi, flora, fauna e reportage. E’possibile partecipare inviando sino a tre foto per le prime tre categorie, sino a dieci per i reportage.
Negli ultimi anni la sensibilità verso le tematiche della biodiversità e della conservazione della natura è cresciuta notevolmente, ma al contempo sono cresciute le minacce a quegli ecosistemi naturali che vivono grazie ad equilibri molto delicati. E’ necessario per questo aumentare il livello di attenzione verso questi temi diffondendo anche la conoscenza dei territori regionali che rientrano nel Sistema regionale della conservazione della natura, che comprende le aree protette Regionali e Nazionali e i siti di Rete Natura 2000 le aree regionali più importanti dal punto di vista naturalistico e della biodiversità. Solo grazie alla conoscenza di queste aree, alla sensibilizzazione anche delle nuove generazioni verso questi temi, si può realizzare una concreta attività di tutela e prevenzione.
Il termine ultimo per inviare le immagini è il 31 gennaio 2010, il bando completo è consultabile sul sito http://www.paesaggidellabiodiversita.it/ sul quale i concorrenti potranno registrarsi e conoscere tutti i dettagli del concorso. Al vincitore andranno 1500 euro e le foto finaliste verranno esposte in una mostra dedicata. Non resta dunque che armarsi di macchina fotografica a caccia delle bellezze naturali di cui la Puglia è ancora per fortuna molto ricca.

lunedì 11 gennaio 2010

Immobiliare: Tecnocasa, nel 2010 prezzi scenderanno fino al 3%



Il 2009 è stato un anno a due facce per il mercato immobiliare italiano. Trascorsi i primi mesi in cui ha predominato l´incertezza, a partire dalla primavera è andata in scena la ripresa della domanda di abitazioni, sia per investimento sia per la casa a uso proprio.


E se questo è il bilancio dell´anno che è appena volto al termine, in che direzione andrà il mattone nel 2010? Una risposta arriva dalle previsioni di Tecnocasa che non indica cambiamenti sostanziali rispetto alla situazione che ha caratterizzato il 2009. "Il numero delle compravendite - spiegano gli esperti - potrebbero stabilizzarsi intorno alle seicentomila unità. Sul versante dei prezzi nel corso del 2010 l´oscillazione sarà più contenuta rispetto al 2009 e potrebbe chiudersi in un in un intervallo compreso tra -3% e -1%".

Rimane tuttavia difficile prevedere esattamente cosa accadrà sul mercato immobiliare perchè molto dipenderà dalla congiuntura macroeconomica che interesserà il nostro Paese. Cruciale sarà anche l´andamento del mercato del lavoro. Se quest´ultimo dovesse peggiorare, con un aumento della disoccupazione si potrebbe determinare una maggiore incertezza nelle decisioni di acquisto, in particolare per coloro che devono ricorrere a un finanziamento per acquistare l´abitazione.

Secondo Tecnocasa, se non muterà l´atteggiamento prudenziale degli istituti di credito nell´erogazione dei mutui riteniamo anche nel 2010 ci potranno essere delle categorie di potenziali acquirenti che avranno difficoltà di accesso al finanziamento e, di conseguenza, all´acquisto dell´abitazione. Coloro che invece potranno contare su un capitale iniziale a disposizione per finanziare totalmente l´acquisto della casa o che avranno le caratteristiche reddituali per poter ottenere un mutuo si orienteranno verso le soluzioni che offrono il miglior rapporto prezzo/qualità.

La qualità dell´immobile rimane al primo posto. Occhi puntati sulle nuove costruzioni dove già da mesi si registra una maggiore attenzione agli standard costruttivi. Sempre a livello qualitativo, le soluzioni di prestigio potranno confermare delle buone performance nel corso del 2010, così come lo è stato per il 2009. Allo stesso modo gli immobili situati nelle zone centrali potranno registrare una migliore tenuta dei valori, soprattutto se continuerà l´interesse degli investitori per queste zone così come si è verificato nel corso del 2009.

Nelle zone periferiche si potrà registrare una contrazione dei valori più forte soprattutto sulle tipologie economiche e popolari, acquistate da acquirenti con bassa disponibilità di spesa e necessità di mutuo importante, ora difficilmente concesso. Questo potrebbe comportare una diminuzione delle compravendite con conseguente maggiore offerta di immobili sul mercato.


Variazione percentuale dei prezzi prevista per il 2010


BARI da -3% a -1%
BOLOGNA da -2% a 0%
FIRENZE da -2% a 0%
GENOVA da -3% a -1%
MILANO da -2% a 0%
NAPOLI da -4% a -2%
PALERMO da -2% a 0%
ROMA da -3% a -1%
TORINO da -2% a 0%
VERONA da -5% a -3%

venerdì 8 gennaio 2010

Contributi per locazione e recupero prima casa: bando pubblico della Regione Puglia



Approvato, con la delibera di Giunta regionale n.2428/2009, il Bando pubblico per la concessione di contributi in favore di privati per il recupero di alloggi destinati alla locazione e alle famiglie per il recupero della prima casa. Provvedimento e bando sono pubblicati nel Bollettino ufficiale regionale n.210 del 31 dicembre 2009.


Il bando è finalizzato alla selezione di progetti di recupero del patrimonio edilizio degradato, presentati da persone fisiche o persone giuridiche di diritto privato.

Le domande di partecipazione alla selezione, corredate dalla documentazione richiesta, devono pervenire entro 60 giorni dalla pubblicazione dell'avviso nel Bollettino ufficiale della Regione all'indirizzo:

Regione Puglia
Servizio Politiche Abitative
Viale delle Magnolie 6/8 Modugno

Le domande vanno redatte sulla base dell'apposito modello allegato al bando.


giovedì 7 gennaio 2010

Case: è il momento di comprare.



Chi ha intenzione di comprare casa si affretti: fino al prossimo autunno ci saranno ancora tutte le condizioni che rendono conveniente l'acquisto come il calo dei prezzi, una ampia offerta, mutui al minimo storico e disponibilità delle banche. Poi qualcuno di questi fattori potrebbe perdersi per strada, anche se tutto sommato la convenienza resterà ancora. E' quanto stima Assoedilizia, l'associazione milanese della proprietà edilizia.
Una previsione - puntualizza l'associazione - che non si basa su una disciplina scientifica, ma solo su regole empiriche e tenendo conto che un po' di 'fiuto' non guasta per fare un buon investimento. Il presidente di Assoedilizia, Achille Colombo Clerici, spiega: "Chi ha intenzione di acquistare casa per uso proprio o per fare un investimento è consigliabile che nei prossimi mesi ponga molta attenzione all'andamento del mercato, per cogliere il momento migliore per intervenire. Il 2010 potrebbe esser l'anno favorevole per fare un buon affare: ma occorre già dai primi mesi avere idee chiare sul tipo e sulle caratteristiche di ciò che si intende acquistare. E cercare, cercare, cercare".
Questione prezzi: il riferimento è al mercato medio delle città e dei centri minori di regioni ricche e povere, per la fascia di acquisti che rappresenta la parte preponderante del mercato, dai 220-250.000 fino ai 500-550.000 euro, effettuati da persona fisica (l'investimento attraverso società, strumenti di gestione finanziaria, quote di partecipazione e simili implica un discorso diverso). Rispetto ai picchi del 2007 i valori sono scesi di circa il 20%. Raramente gli annunci nelle vetrine delle agenzie immobiliari rivelano questo calo: ma è sufficiente avviare una trattativa seria per ottenere sconti simili. E la grande offerta di nuovo edificato (250.000 abitazioni disponibili a livello nazionale ) nelle periferie e negli hinterland metropolitani (occorreranno almeno un paio d'anni per assorbirla) porta a riduzioni anche del 25%.
Questione tassi mutui: non sono mai stati così bassi (poco più del 2% il variabile, attorno al 5% il fisso) - prosegue Assoedilizia - con le banche ricche di liquidità (che, va detto, è però in gran parte utilizzata per finanziare investimenti produttivi e non patrimoniali, quali sono quelli immobiliari) pronta ad esser impiegata, ma solo a favore di clienti che hanno posizioni patrimoniali e reddituali solide. Sussistono quindi le condizioni economiche e psicologiche per investire.
Ma a medio termine, avvisa Assoedilizia, il panorama potrebbe cambiare anche perchè la crisi non è ancora finita nonostante alcuni segnali di ripresa. E prima della ripresa definitiva dell'economia è possibile che si verifichi una nuova, meno grave, ricaduta, con comprensibili conseguenze sul mercato immobiliare. Ad esempio, se si riducesse la liquidità in circolazione, le banche potrebbero restringere la concessione di mutui: inoltre i tassi potrebbero risalire, con conseguenze sulla convenienza degli stessi. Attesa anche una crescita dell'inflazione.

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