martedì 21 aprile 2009

Piano Urbanistico Generale di Gioia del Colle: dall’avvio programmatico al sistema delle conoscenze

Prende avvio la fase di impostazione conoscitiva e programmatica preliminare alla prima conferenza di copianificazione



Ritorna in auge la questione Piano Urbanistico Generale (PUG) di Gioia del Colle, una nuova visione della città, per garantire un ordinato assetto del territorio. Si tratta di una tematica che arrovella la politica locale ormai da decenni, condizionata da pressioni latenti che hanno lacerato il percorso progettuale, al punto da ostacolarlo.
A memoria degli addetti ai lavori e dei cittadini tutti, è bene ricordare che, nel nostro Comune, vige un Piano Regolatore Generale (PRG), approvato, in via definitiva, con decreto del Presidente della Giunta Regionale n. 1257 del 23.5.1977, adottato dal civico ente, sotto gestione commissariale, a far data dal 14.7.1972, e concepito a cavallo tra gli anni sessanta e settanta. Un piano regolatore, oggi definibile di prima generazione, la cui attuazione e i cui modelli di previsione sono risultati, a distanza di oltre trent’anni, molto lontani dalle aspettative. Lo sviluppo urbano, attuato prevalentemente mediante una serie di piani di lottizzazione ad iniziativa privata e alcuni piani particolareggiati ad iniziativa pubblica, è risultato carente di un disegno sistematico dello spazio pubblico e della realizzazione degli standard urbanistici, minima dotazione quantitativa in termini di servizi collettivi, che sono rimasti solo sulla carta, per l’incapacità di attuare un programma che accanto all’espansione avrebbe garantito il miglioramento della qualità della vita.
La situazione urbanistica odierna di Gioia del Colle appare frammentaria e segno della incoerenza del tessuto insediativo urbano, non relazionato al sistema ambientale e infrastrutturale. Il disegno di piano è stato bypassato da una serie di logiche ed evoluzioni che altro non hanno fatto che delegittimarne l’efficacia e il principio ispiratore; un piano che, con il suo apparato normativo, è stato oggetto di interpretazioni, non sempre corrette. Una tappa intermedia è stata la proposta di variante di adeguamento alla legge regionale n. 56 del 31.5.1980, portata in discussione solo nel 1999, quando, ancora una volta, la tecnica urbanistica andava evolvendosi verso una pianificazione strutturale-operativa, come definita nella nostra Regione con la legge n. 20 del 27.7.2001. La proposta, non è stata condivisa e, quindi, ritenuta vana, proprio per l’avvento della L.R. 20/2001 che ha introdotto, quale strumento di pianificazione, a livello comunale, il PUG, sovraordinandolo al Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale (PTCP) e al Documento Regionale di Assetto Generale (DRAG).
Proprio per (ri)partire dal PUG, si è svolta una conferenza cittadina presso l’auditorium di via Paolo Cassano, dal titolo “Dal PRG al PUG: costruiamo insieme la città”. In tale sede è stato presentato alla città il “sistema delle conoscenze”, ovvero l’analisi urbanistica del territorio all’attualità, alla base della successiva proposta di piano. Anche il PUG sta viaggiando a ritmi non proprio dinamici, se consideriamo che il Documento Programmatico Preliminare (DPP) è stato definitivamente adottato dall’amministrazione comunale, nel novembre 2005 e, da allora ad oggi, si è rispolverata la questione solo nel marzo 2007, con la conferenza “Lo sviluppo urbanistico per una città solidale: il PUG”. Nel frattempo, il contesto normativo si è arricchito, a livello regionale, con la circolare n. 1/2008 sulla formazione dei PUG, a seguito dell’entrata in vigore del DRAG (agosto 2007).
L’Amministrazione Longo, allora, cercherà di salire sul vagone giusto, dandosi un cronoprogramma che porti all’adozione del PUG entro il proprio mandato amministrativo, per far fede al proprio impegno in campagna elettorale? Auguriamoci che ciò avvenga, perché la nostra città merita di uscire da questa situazione di stallo, per rendersi competitiva rispetto ai comuni viciniori dove, salvo altri contesti (uno tra tutti, Acquaviva delle Fonti), si fa sul serio, per dare certezze e occasioni di sviluppo alla propria cittadinanza.
La conferenza è servita anche e soprattutto, per capire gli obiettivi dell’attuale amministrazione comunale. Il Sindaco si è assunto l’impegno di portare a conoscenza le scelte di sviluppo della città, consapevole che, solo in maniera condivisa, le si potrà dare un volto nuovo. L’assessore ai lavori pubblici, ha esposto le criticità attuali dell’urbanistica gioiese: urgente attualizzazione del PRG, sopravvenuto DRAG e necessità della Valutazione Ambientale Strategica (VAS). Ha evidenziato la necessità di svincolare il mercato, abbattendone la rendita fondiaria, e di scegliere la perequazione, per realizzare la compensazione ambientale. Ha poi parlato degli obiettivi qualitativi che sono attesi dal PUG: riequilibrio dei servizi/standard e del deficit pregresso, sostenibilità nelle trasformazioni, semplificazione del quadro normativo, perequazione, per evitare la caducazione dei vincoli nelle zone destinate attualmente a servizi, edilizia residenziale sociale, surplus della capacità edificatoria negli ambiti residenziali, per aumentare i servizi di vicinato. Il Dirigente dell’Ufficio Tecnico ha sottolineato che il sistema delle conoscenze sarà propedeutico all’indizione della prima conferenza di copianificazione, indetta dal Sindaco, con la partecipazione degli enti sovraordinati e/o territorialmente competenti e dei comuni confinanti.
Chiusa la parte degli interventi istituzionali, la parola è passata ai relatori dello staff tecnico, incaricato della redazione del PUG, che hanno presentato le loro analisi urbanistiche. In particolare, l’analisi geologica ha evidenziato la morfologia carsica del territorio e il correlato rischio sismico. Per l’analisi idrogeologica, si è presentato il reticolo idrografico comunale, che risulta ad andamento radiale, con la presenza, per la zona urbana, di bacini esoreici (aperti verso l’esterno) ed endoreici (chiusi, ad alto rischio idraulico). Lo studio idrologico ha poi evidenziato vaste aree di allagamento del territorio, a seguito di eventi meteorologici, aggravato, nel tempo, dalla scarsa attenzione avuta nel lottizzare il territorio. Infine, il rilievo dell’antropizzazione del territorio, confrontato alle maglie del vigente PRG, ha evidenziato uno scollamento tra previsioni/azioni molto evidente specie per la rete viaria.

Nunzio Loporcaro
pubblicato sul periodico locale La Piazza, n. 2, marzo-aprile 2009

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