lunedì 14 dicembre 2009

REGIONE PUGLIA: restrizioni per impianti a terra e in area agricola



Dopo un notevole sviluppo è a rischio il fotovoltaico della Puglia. Con la Delibera di Giunta 1947/2009, approvata il 20 ottobre scorso e pubblicata sul Bollettino Ufficiale 174 del 4 novembre, sono stati introdotti divieti che potrebbero ostacolare la diffusione delle energie rinnovabili.
Sotto accusa il divieto di localizzazione degli impianti fotovoltaici in aree agricole e il divieto di fotovoltaico a terra, approvati contestualmente allo schema di Pptr, Piano paesaggistico territoriale regionale, che introduce linee guida per la progettazione e lo stanziamento degli impianti energetici alimentati da fonti rinnovabili.
Tra gli indirizzi e gli obiettivi operativi illustrati dalle linee guida emerge infatti la volontà di concentrare i nuovi impianti fotovoltaici nelle aree produttive pianificate e nelle cave anziché nelle zone agricole, vietando in particolare la messa a terra.
Incentivata quindi la copertura per autoconsumo di serre agricole, facciate di edifici, pensiline e strutture per la protezione di parcheggi, aree di sosta e zone pedonali. Soluzioni che non comportano il consumo di suolo e si integrano con la vocazione agricola di determinate aree regionali.
I nuovi orientamenti mirano infatti a promuovere distretti energetici compatibili con il territorio e il paesaggio. L’energia diventa quindi centrale nel processo di riqualificazione di città, aree produttive, periferie e campagna urbanizzata, creando una sinergia tra crescita del settore energetico, valorizzazione del paesaggi e salvaguardia dei suoi caratteri identitari.
Preoccupata da questa nuova impostazione Assosolare, associazione nazionale dell’industria solare e fotovoltaica, per la quale i divieti introdotti potrebbero danneggiare un settore che ha registrato una crescita superiore alla media.

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