L'edilizia rappresenta uno dei
settori trainanti del nostro paese e pertanto il Governo ha deciso di puntare su questo comparto, dal momento che il ministro Corrado
Passera ha approntato un nuovo Decreto Sviluppo, recante Misure urgenti per
la crescita, che prevede tra i suoi contenuti di portare dal 36% al 50% la
quota di spese sostenute per gli interventi di ristrutturazione edilizia che è
possibile detrarre dall'Irpef.
Il
Decreto Sviluppo non solo fa salire l'attuale 36% fino al 50%, ma aumenta anche
la soglia dell'importo dei lavori detraibile dalle imposte, che
sale invece dai 48.000 euro precedentemente previsti fino a 96.000 euro. Quindi
il risparmio per il cittadino passa dai 17.280 euro di prima a 48 mila euro, in
pratica triplicando lo sconto fiscale massimo ottenibile.
Attraverso l'agevolazione dedicata agli interventi di
ristrutturazione edilizia, quindi, si mira a favorire il comparto delle
costruzioni che rappresenta uno dei più produttivi per il Prodotto
Interno Lordo del Paese.
Però, a fronte di agevolazioni che saranno senz'altro utili per i cittadini e le
imprese, lo Stato si troverà comunque a fare i conti con una riduzione delle
entrate.
Per questo motivo la detrazione è stata ripartita in dieci
rate e si tenterà di compensare il gettito inferiore con le entrate
maggiori che ci saranno per quanto riguarda Iva, Irpef, Ires, Irap, a seguito
dell'aumento degli interventi.
La detrazione del 36% per le ristrutturazioni edilizie è stata
introdotta con la legge 449 del 1997 con l’intento, per il
fisco, di far emergere almeno una quota di quel nero largamente diffuso
in edilizia. Nel periodo tra il 1998 e il 2006 si è registrato un notevole
incremento degli interventi edilizi, ed ancora oggi l'incentivo fiscale è notevolmente apprezzato dai contribuenti.
Attualmente il settore edilizio è veramente allo stallo e
si registra un blocco notevole delle attività nel campo delle
ristrutturazioni e delle costruzioni, che potrebbe venire rilanciato
dall’approvazione della norma.
Il Decreto riguarda anche il settore del
risparmio energetico. Infatti, come è noto, alla fine di
quest'anno (31 dicembre 2012), le detrazioni fiscali dal 55% per interventi finalizzati al
miglioramento delle prestazioni energetiche degli edifici saranno in scadenza.
Dal primo gennaio esse passeranno però al 50%, allineandosi così con quelle per
le ristrutturazioni edilizie.
In un primo momento si era parlato di portare le detrazioni a regime, nel senso
che non sarebbero più state delle misure soggette a scadenza da prorogare di
anno in anno, ma da poter attuare per sempre.
A causa, però, del grande
impegno economico che esse rappresentano, si è poi pensato di fissare una
scadenza prima al 31 dicembre 2014 ed infine al 30
giugno 2013, data di riferimento sia per le ristrutturazioni che per
gli interventi ai fini dell'efficienza energetica.
Si sta inoltre
pensando di estendere il bonus per ristrutturazioni agli interventi per adeguare
gli edifici dal punto di vista sismico.
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