La Giunta regionale ha approvato lo schema delle Linee Guida per l’Autocostruzione e Autorecupero in Puglia. L’autocostruzione e l’autorecupero- si spiega al primo punto delle Linee- sono particolari metodologie edificative di abitazioni nelle quali i protagonisti del processo costruttivo sono gli stessi futuri proprietari, cittadini italiani e stranieri, in convenzione con gli Enti Pubblici.
“Nella pratica dell’autocostruzione infatti i futuri proprietari partecipano alla costruzione della loro casa con l’apporto del proprio lavoro che varia fino ad un massimo del 70% del processo costruttivo con un ammontare stabilito di ore di lavoro prestata dal nucleo familiare per singolo alloggio. Gli autocostruttori lavorano sotto la guida di professionisti che nel corso dell’intero processo edificatorio garantiscono l’assistenza tecnica indispensabile, la qualità architettonica, la sostenibilità ambientale dell’intervento ed il rispetto delle norme di sicurezza”.
L’assessore all’Assetto del Territorio Angela Barbanente esprime grande soddisfazione per l’approvazione delle Linee Guida regionali per la realizzazione di interventi di autocostruzione e autorecupero. “Con l’approvazione delle Linee guida – spiega l’assessore – la Regione accoglie le istanze sociali presenti in alcuni grandi centri della Puglia, in primis il comune di Barletta, con il quale la Regione ha stipulato nel 2010 un protocollo di intesa per l’avvio di un cantiere sperimentale di autocostruzione con l’Associazione “Fraternità per il diritto alla casa”. Ma l’autocostruzione e l’autorecupero hanno finalità più ampie: fornire, di fronte alla dirompente drammaticità della questione abitativa, un ulteriore strumento per garantire il diritto alla casa, attraverso modalità non convenzionali di risposta al disagio abitativo.
La pratica di autocostruzione e auto recupero, infatti, consente alle famiglie e persone che abiteranno gli alloggi di divenire protagoniste del processo costruttivo, sotto la guida di professionisti che nel corso dell’intero processo forniscono l’assistenza tecnica necessaria a garantire la qualità architettonica, la sostenibilità ambientale dell’intervento e il rispetto delle norme di sicurezza”. “Con l’approvazione delle Linee guida – continua – la Regione conta di far diffondere in Puglia una pratica che è già consolidata in altri paesi europei, in particolare del Nord Europa, e che si sta diffondendo anche in Italia, soprattutto per la possibilità di risparmiare sul prezzo finale della casa.
I vantaggi sono tanti: dalla possibilità di dotarsi di un’abitazione a un prezzo contenuto, alla maggiore aderenza dell’alloggio ai bisogni, aspettative e desideri di chi lo abiterà, alla creazione di un senso di appartenenza al proprio luogo di vita alla promozione di un senso di comunità tra i partecipanti, alla riappropriazione di tecniche tradizionali, semplici e maggiormente legate ai contesti locali, e quindi spesso anche a abitazioni a più basso impatto ambientale e più sostenibili”. “In sintesi – conclude – non solo un modo per costruire case a più basso costo in un momento di crisi, ma una pratica sociale che stabilisce un diverso rapporto fra gli abitanti e la propria casa, a partire dal processo produttivo. Una pratica che consente di recuperare la capacità di controllo degli abitanti sul proprio habitat e di produrre socialità e senso di comunità”. Le Linee Guida individuano i soggetti, i ruoli, le responsabilità e le fasi attuative necessarie per realizzare un efficace processo di autocostruzione/auto recupero nei comuni della Puglia. Un ruolo chiave è attribuito, oltre che alla cooperativa di autocostruzione/auto recupero, ai Comuni e agli IACP, questi ultimi quali enti di coordinamento dell’attività della cooperativa e di fornitura di servizi.
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