venerdì 14 settembre 2012

USO DEL SUOLO / Disegno di legge anti-cementificazione del governo Monti




"La cementificazione del territorio agricolo sta assumendo in Italia proporzioni sempre più preoccupanti". Lo ha detto il presidente del Consiglio, Mario Monti, in conferenza stampa, al termine del Consiglio dei ministri che ha approvato il disegno di legge in materia di valorizzazione delle aree agricole e di contenimento del consumo del suolo.
"Basti pensare - ha aggiunto Monti - che negli ultimi 40 anni la superficie agricola e' passata da 18 a 13 milioni di ettari, con una perdita pari alla somma dei territori di Lombardia, Liguria ed Emilia Romagna".

'L'obiettivo principale - ha dichiarato Monti - e' di garantire l'equilibrio tra i terreni agricoli e le zone edificabili ponendo un limite massimo al consumo del suolo e stimolando il riutilizzo di zone già urbanizzate. Inoltre il ddl mira a promuovere l'attività agricola. Quindi potete cogliere l'insieme di ragioni per le quali al sottoscritto, che non ha competenze specifiche, questo è parso un provvedimento particolarmente significativo e riassuntivo dei rimedi ai molti mali che caratterizzano l'Italia, l'economia italiana e il suolo. Forse avremmo dovuto metterlo nel nostro primo provvedimento Salva Italia''. 

''Sono molteplici - ha spiegato Monti - le ricadute negative a cui questo provvedimento vuole porre fine: la prima è la perdita di superficie agricola e la conseguente riduzione della produzione che impedisce al paese di soddisfare il fabbisogno alimentare nazionale e aumenta la dipendenza dall'estero. Una situazione resa più preoccupante dal fatto che le zone rurali con maggior tasso di cementificazione sono le più fertili, come la pianura padana''.

La sottrazione di superfici alle coltivazioni, ha concluso Monti, ''ha effetti negativi sul paesaggio, sul turismo oltre a minare la sicurezza dei territori incidendo sull'assetto idrogeologico e aumentando i rischi di dissesto''.

1 commento:

Anonimo ha detto...

grazie monti continua così e soprattutto l'agricoltura soprattutto delle zone montane, forse saremo meno ricchi ma molto meno stressati.

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