“Assolti e confiscati – Punta Perotti, una storia di straordinaria ingiustizia”, presentazione del libro che ripercorre la vicenda dei palazzi più famosi di Bari
Venerdì 7 giugno, alle 18, all’hotel Parco dei Principi (Bari), Michele Matarrese ne discute con giuristi e imprenditori.
Venticinque anni di vicende urbanistiche, politiche e giudiziarie: sullo sfondo, tre palazzi autorizzati e costruiti sul lungomare sud di Bari, successivamente confiscati e, infine, demoliti. Sette anni dopo l’abbattimento dei palazzi, Michele Matarrese pubblica ‘Assolti e confiscati – Punta Perotti, una storia di straordinaria ingiustizia’, edito dal ‘Gruppo 24 Ore’, per fare conoscere il punto di vista di chi quella paradossale storia l’ha provata sulla propria pelle ricevendone amarezze e umiliazioni. Venerdì 7 giugno, alle 18, all’hotel Parco dei Principi di Bari, la presentazione ufficiale del libro, occasione per ripercorrere la vicenda facendo sentire la voce di chi, nonostante le assoluzioni in ogni grado di giudizio e la sentenza della Corte dei Diritti dell’Uomo che ha condannato lo Stato italiano a risarcire le imprese con 49 milioni di euro, l’ha sofferta più di ogni altro. Discuteranno assieme a Matarrese il presidente di Confindustria Bari – Bat Michele Vinci e quello di Ance Bari – Bat Domenico De Bartolomeo, il vice presidente dell’Osservatorio regionale Banche – Imprese di economia e finanza Gaetano Mastellone, gli avvocati Francesco Biga, Francesca Pietrangeli e Giuseppe Tucci, ordinario della Facoltà barese di Giurisprudenza. Modererà l’incontro il giornalista Paolo Messa.
Oltre all’impresa, sono la pubblica amministrazione e la giustizia i temi principali affrontati nel libro, come ricorda anche il past president di Confindustria Antonio D’Amato nella prefazione, facendo riferimento all’insegnamento che si ricava pensando agli «ingenti danni ed il grande pericolo che una cattiva amministrazione ed un cattivo esercizio della Giustizia possono rappresentare per l’impresa ed il sistema economico del Paese». D’Amato è ben conscio che «l’impresa Matarrese è riuscita a sopravvivere a questa disavventura ed è arrivata fino in fondo, fino a vedere riconosciute le proprie ragioni, perché era un’azienda sana e forte». Ma, si chiede D’Amato, «quante aziende, in questi decenni sono state costrette a chiudere perché non in grado di reggere, colpite da costi e danni “ingiusti”, resi ancor più ingenti dalla lentezza, spesso esasperante, del funzionamento della macchina amministrativa e giudiziaria?».
IL LIBRO - Approvazione delle lottizzazioni, giudizi e sentenze, poi il caso mediatico che va oltre i confini baresi, con professionisti e politici nazionali che entrano nel dibattito prendendo posizione sui tre palazzi che si affacciano sul mare. Un susseguirsi di anni bui che diventano macigni per ‘Salvatore Matarrese’, ‘Mabar’ e ‘Iema’, le imprese costruttrici, ma ancora di più per le famiglie Matarrese, Andidero e Quistelli. In 362 pagine Michele Matarrese ripercorre gli anni dal 1987 al 2012 fornendo aneddoti, riportando stralci di sentenze, atti amministrativi e articoli di stampa che facevano da contorno quasi quotidiano alla vicenda. E ancora foto, planimetrie, nomi e volti di una vicenda che ha segnato l’edilizia e la giurisprudenza italiana, ma, prima di tutto, una famiglia.
L’AUTORE – Michele Matarrese (Andria, 1932), ingegnere civile edile, è a capo dell’azienda di famiglia, la ‘Salvatore Matarrese’, dal 1977. Nel 1991 viene insignito dal Presidente della Repubblica dell’onorificenza di Cavaliere del Lavoro. E’ stato presidente di Confindustria Bari, Confindustria Puglia e della scuola di formazione manageriale SPEGEA. Oggi è presidente del Formedil – Bari oltre che proboviro nazionale di Confindustria e presidente del Collegio probiviri della federazione nazionale dei Cavalieri del Lavoro.
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