giovedì 28 gennaio 2010

Il Comune di Taranto regalerà le case della Città Vecchia



Taranto: la Città Vecchia

Comune e privati stringono un patto nel ramo immobiliare per rispondere alla fame di case che c’è a Taranto. In particolare, di alloggi popolari, quelli destinati alle 2500 famiglie già iscritte nella graduatoria comunale e ad altrettante catalogate dai sociologi nelle categorie deboli, giovani coppie, anziani e i così detti nuovi poveri. L’amministrazione comunale ha puntato lo sguardo sulla città vecchia dove, insieme con l’istituto autonomo case popolari, possiede poco più del cinquanta per cento degli immobili e dei locali al piano terra. Per la maggior parte sono così degradati che a nessuno verrebbe in mente di rimetterli in sesto: i costi non sarebbero remunerati. A meno che la mano pubblica non trovi un compromesso con quella privata. Ed è ciò che è avvenuto a Taranto.
Il Comune mette a disposizione il suo patrimonio immobiliare nel borgo antico, case, locali e edifici tra vicoli e postierle, il privato ne ripristina l’agibilità strutturale corredandola dei servizi mancanti e ne trattiene una parte come misura di compensazione che metterà sul mercato libero. Il Comune destinerà poi ad "housing sociale" le case riqualificate che rientrano nella sua disponibilità. Le darà cioè a chi ha chiesto un alloggio. Gli imprenditori edili, che mai avrebbero fatto un passo di questo tipo, sono così portati dentro l’edilizia residenziale sociale per rispondere, almeno in parte, alle esigenze abitative delle migliaia di persone il cui reddito non consente di affacciarsi al normale mercato immobiliare. Per far fronte a questa situazione il Comune di Taranto ha varato l’ufficio consortile per le politiche abitative (Ucopa) che coinvolge, attraverso un protocollo d’intesa, i sindacati di categoria, gli edili, gli ordini professionali degli architetti, degli ingegneri e dei geometri. Il nuovo organismo ha in mente una strategia complessiva per pianificare l’edilizia sociale in forme nuove in diverse aree della città, compresa l’Isola dove possiede un vasto patrimonio disabitato che vuole restituire ai cittadini.
Si tratta, in altri termini, del nuovo ultimo tentativo di ridare vita alla città vecchia, passata nel corso dei decenni da una popolazione di trentamila abitanti a poco più di duemila, attraverso una serie di interventi. Uno è rappresentato dai bandi già pronti per l’assegnazione a scopo commerciale dei locali al piano terra di via Duomo, via Cava, via Pentite sgomberati proprio nell’ultimo mese e quelli da preparare per gli immobili e le case da riqualificare e dotare nuovamente delle opere urbane primarie ai quali potranno partecipare imprese e privati nel quadro di un ampio progetto di rigenerazione urbana. L’altro è l’apertura di uffici comunali nei palazzi di proprietà del Municipio e l’avvio dei corsi universitari del polo umanistico nell’ex caserma Rossarol che sarà consegnata entro qualche settimana.
Il Comune tenta, in questo modo, di riattivare nel borgo antico la microeconomia legata alle attività universitarie e alla presenza di uffici, uno dei sistemi per riportare vivacità economica legata non solamente alla ristorazione e, di conseguenza, creare quelle condizioni che potrebbero dare origine a una inurbazione di ritorno dopo gli abbandoni degli ultimi decenni. Il Comune vuole passare, con questi strumenti, dall’emergenza alla programmazione senza trascurare alcun quartiere in cui ci siano gli stessi problemi. La città vecchia è il bersaglio principale ma anche a Talsano e al Paolo Sesto sono previsti interventi per realizzare alloggi a canone sostenibile e un programma di edilizia sociale insieme con l’istituto autonomo case popolari.

  Cesare Bechis, Corriere del Mezzogiorno
27 gennaio 2010

1 commento:

Anonimo ha detto...

Salve a tutti oggi siamo al 27 di agosto, sono passati 7 mesi dalla ottima iniziativa che ha avuto il comune di Taranto per far risorgere la citta vecchia, ma le voci che girano per l'apertura dell'universita' sono negative e tutte le attivita' commerciali che dovevanop sorgere dove sono????? siamo alle solite , un posto cosi bello ma cosi messo da parte , abbiamo il piu bel centro storico della puglia dal punto di vista architettonico e storico ed è trattato malissimo senza essere messo in risalto rispetto ad altri centri.

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