venerdì 17 settembre 2010

La comunicazione di inizio lavori in edilizia prende piede



La comunicazione di inizio lavori ha preso piede. E arrivano sempre più richieste.

Entrata in vigore il 26 maggio scorso (con il cosidetto decreto incentivi, Dl 40/2010, poi convertito dalla legge 73/2010), è una misura pensata per snellire le pratiche burocratiche a carico degli uffici comunali, peraltro già intasati.

Così, la comunicazione di inizio lavori sta sotituendo la DIA (Denuncia inizio attività) per piccole opere edilizie, presentando al Comune unicamente il progetto e la relazione del tecnico e senza dover aspettare 30 giorni.

La conferma arriva da un monitoraggio del Sole 24 Ore su 63 capoluoghi di provincia, dal quale emerge che per ogni istanza relativa al Piano Casa sono state presentate quattro comunicazioni di inizio lavori in regime di attività di edilizia libera. Dopo l'entrata in vigore delle nuove norme, a Torino sono state registrate 1.134 pratiche per opere libere.

Secondo le stime degli uffici edilizia dei comuni di Milano e Catanzaro, riportate da Il Sole 24 Ore, le comunicazioni di inizio lavori stanno sostituendo il 40% delle Dia presentate per i lavori di manutenzione straordinaria.

La comunicazione di inzio lavori può essere presentata per i interventi edilizi di manutenzione ordinaria e straordinaria, eliminazione di barriere architettoniche, opere temporanee di ricerca nel sottosuolo, movimenti di terra pertinenti all’esercizio di attività agricola, serre mobili stagionali non in muratura, opere di pavimentazione e di finitura di spazi esterni (anche per aree di sosta), pannelli fotovoltaici e termici senza serbatoio di accumulo, aree ludiche senza fini di lucro e gli elementi di arredo delle aree pertinenziali degli edifici.

Rimane l'obbligo di presentare la DIA per interventi di modifica di elementi strutturali, aumento della superficie o volumetrie, cambio destinazione d'uso di un immobile.

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