giovedì 4 giugno 2009

«Scrivere sui margini», prima edizione di un nuovo festival letterario che rilancia le periferie


Portare la cultura nelle periferie, creare opportunità di scambio e occasioni di socialità per chi abita ai limiti della città. Sono gli obiettivi di «Scrivere sui margini», primo «Festival delle Letterature e della Società», in scena da venerdì 5 a domenica 7 giugno al Villaggio Barona, area destinata all’housing sociale nata nella zona di via Ettore Ponti dopo un percorso di riqualificazione urbana avviato nel 2001 dalla Fondazione Cassoni, promotrice della rassegna con il Comune. Un’ottantina di appartamenti in affitto a canone calmierato; quattro comunità alloggio per malati di Aids, ragazze madri, disabili psichici e anziani; un pensionato per gli studenti; una palestra; un parco di 20 mila metri quadrati in fase di ultimazione.
Sorto sulle ceneri di un’ex area industriale, il Villaggio Barona ospita questo e molto altro. E nel fine settimana farà da sfondo a un fitto calendario di incontri, tavole rotonde, reading, esposizioni, spettacoli e animazioni. «La volontà è di avvicinare il lavoro di alcuni scrittori che negli ultimi anni hanno affrontato il tema del rapporto dell’uomo con la società e le sue trasformazioni – spiega Alessandro Zaccuri, tra gli ideatori della manifestazione – agli sforzi del Progetto Spazio Barona, nato nel 2006 all’interno del Villaggio per realizzare interventi culturali rivolti alle famiglie e ai giovani».
Alla serata d’inaugurazione del 5 giugno è atteso Mario Calabresi, neodirettore del quotidiano «La Stampa», che alle 20.30 parlerà del suo ultimo libro «La fortuna non esiste. Storie di uomini e donne che hanno avuto il coraggio di rialzarsi» (Mondadori), frutto di un lungo viaggio negli Stati Uniti effettuato durante le ultime elezioni presidenziali. Altri protagonisti del festival saranno gli scrittori Walter Siti, che sabato alle 18.30 presenterà il libro di viaggio «Il canto del Diavolo», pubblicato da poco per Rizzoli, e, domenica alle 18, Andrea Vitali, in corsa per il Premio Strega con il romanzo «Almeno il cappello» (Garzanti).
In programma anche visite guidate, laboratori in piazza, giochi e letture per i bambini, interventi di street art, performance di artisti di strada, dibattiti sulla disabilità, sul tifo estremo e sulle periferie con ospiti come lo scrittore Gianni Biondillo e Mario Maffi, professore di cultura anglo-americana all'Università degli Studi. Ad arricchire il tutto, due spettacoli teatrali: sabato alle 21.15 «Cultura migrante» di Moni Ovadia; venerdì alle 21.30 «Mapu Terra» della compagnia Alma Rosé, in cui il dramma dei Mapuche espropriati delle loro terre dal gruppo Benetton (che nel 1991 acquistò un milione di ettari in Patagonia) diventa l’emblema dello smarrimento d'identità degli abitanti delle grandi metropoli. «Vorremmo dare una risposta concreta alla fame di cultura di chi vive in periferia – osserva Gabriele Rabaiotti del Progetto Spazio Barona –. Questa prima edizione di “Scrivere sui margini” non deve essere un punto d’arrivo, ma un inizio: nei prossimi anni ci piacerebbe portare il festival in altri quartieri».
«Scrivere sui margini», dal 5 al 7 giugno, Villaggio Barona, via Ettore Ponti 21, ingresso libero, www.scriveresuimargini.org

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