Per la manutenzione straordinaria sarà di nuovo obbligatorio l’intervento del professionista tecnico. Non sarà una vera e propria Dia quella richiesta, ma qualcosa che le assomiglia. In base all’emendamento approvato in commissione alla Camera, infatti, sarà di nuovo necessaria una «relazione tecnica provvista di data certa e corredata dagli opportuni elaborati progettuali».
Dunque al documento va anche allegato il progetto degli interventi previsti, anche per dimostrare che non si vada a incidere su elementi strutturali dell’edificio. La nuova norma – una totale riscrittura dell’articolo 5 del decreto incentivi – che porta la firma di Cosimo Ventucci (Pdl) fa riferimento, in modo un po’ generico a un «tecnico abilitato» senza specificare le competenze professionali richieste.
La relazione deve accompagnare la comunicazione di inizio lavori fatta dal committente. E la sua mancanza è punita con una multa pari a 258 euro. La novità segna così la vittoria del fronte dei progettisti che in modo compatto si era scagliato contro l’eliminazione della Dia, facendo appello a rischi per la sicurezza strutturale ma senza trascurare il danno economico che avrebbe comportato per la categoria. Cancellata anche la possibilità che le Regioni restringano il campo di applicazione dell’attività edilizia libera. Al contrario: è previsto solo che le Autonomie possano estendere ad altri tipi di interventi la semplificazione. Niente Dia invece per l’installazione di pannelli solari o fotovoltaici a servizio degli edifici.
Nessun commento:
Posta un commento