martedì 18 maggio 2010

Giornata mondiale della biodiversità: appuntamento per il 22 maggio


La Convenzione sulla Biodiversità (o CBD, Convention on Biological diversity) nasce come un trattato internazionale che è stato redatto a Nairobi, in Kenya, il 22 maggio 1992 e che è stato poi sottoscritto da 192 paesi a partire dal summit di Rio de Janeiro (la storica conferenza sui cambiamenti climatici) qualche settimana dopo.
Da allora, il 22 maggio si celebra la Giornata Mondiale della Biodiversità. Obiettivo della convenzione firmata nel 1992 è quello di tutelare la diversità biologica del pianeta, usare in modo sostenibile i suoi elementi, dividerne i benefici in modo giusto ed equo tra tutti gli esseri umani. Intenti ottimi, che però per molto tempo restano tendenzialmente sulla carta.
Quando nel 2002, al summit di Johannesburg, ci si rende conto che l'estinzione di specie animali e vegetali anziché diminuire aumenta, viene fissato un limite di tempo, un anno entro cui la tendenza deve assolutamente essere invertita.
E' così che il 2010 diventa l'Anno Internazionale della Biodiversità, quello in cui centrare l'obiettivo.
L'IUCN, Unione Internazionale per la Conservazione della Natura, lancia un'iniziativa, il Countdown 2010, per sensibilizzare le persone e i governi, diffondere informazioni, promuovere azioni concrete per fermare la perdita di biodiversità. Ma a che punto siamo? Secondo il terzo rapporto "Global Biodiversity Outlook" del Programma Ambientale delle Nazioni Unite, presentato a Nairobi il 10 maggio, dal 1970 ad oggi abbiamo ridotto la popolazione animale del 30%, le foreste di mangrovie del 20% e i coralli del 40%. Sempre secondo questo rapporto ONU, il problema della perdita di diversità biologica potrebbe avere grosse ripercussioni anche a livello economico.

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