giovedì 14 luglio 2011

La Carta AUDIS e i quartieri periferici pugliesi - Un'applicazione concreta a Brindisi


Pubblichiamo l'intervento dell'economista Valentino Piana

La qualità nella progettazione integrata della rigenerazione urbana consente di abbattere i tempi, aumentare il consenso, rendere sostenibili le visioni strategiche. Anche nei territori più difficili. La città di Brindisi, la prima a dotarsi nel 2008 di un Documento programmatico di rigenerazione urbana orientato dalla Carta AUDIS che identificava una strategia complessiva contro il degrado, quaranta Iniziative strategiche e tredici aree prioritarie, ha attivato tra maggio e luglio 2011 una progettazione d'area sfociata in un Programma integrato di rigenerazione urbana approvato dal Consiglio comunale pressoché all'unanimità.

Questo Programma integrato si rivolge ad una frazione periferica del Comune nell'entroterra della Pianura Brindisina. La crisi dell'agricoltura, la vicinanza alla centrale a carbone, la presenza discosta di un sito di biodiversità d'interesse comunitario circondano un tessuto urbano piccolo e coeso ma debole nei servizi, degradato, con elevata disoccupazione. Chi studia se ne va, chi resta rischia di trovarsi di fronte ad un furto di futuro.

Da una analisi dei punti di forza e di debolezza di Tuturano, si è deciso di puntare sulla mobilitazione di tutte le generazioni interrelate come idea-guida unificante dell'insieme di interventi che, nel solco della legge regionale pugliese n. 21/2008 e di un bando regionale teso a finanziare iniziative di questo tipo, recuperano, tra le altre, un'area industrial-commerciale per un Centro di dinamicizzazione giovanile polivalente, una ex-scuola media per un Polo della Socialità Senior, un retro di caserma per un parco-giochi, una Torre diroccata come cuore identitario del paese e fanno del verde, dell'arredo urbano e delle piste ciclabili il tessuto connettivo del territorio.

In particolare il Centro di dinamicizzazione verrà ristrutturato con "... tecniche che consentono il massimo risparmio nei costi di gestione e con sfruttamento delle potenzialità fotovoltaiche per generare flussi di reddito positivo permanente. Questo permette di lanciare bandi annuali e biennali per porzioni dell'edificio che cedono l'uso gratuitamente (o con condivisione degli incassi) a quei soggetti che propongono il carnet più ricco ed articolato di eventi ed attività utili alla dinamicizzazione giovanile. Tale calendario, redatto in logica di direzione artistica e di formazione professional-trasversale, verrà sottoposto a verifica di gradimento dell'utenza. ... Tale riduzione dei costi fissi permette ai vari gestori privati di offrire a prezzi modici i servizi diretti e connessi (es. bar caffetteria), requisito essenziale per un'alta partecipazione giovanile. Va infatti completamente rovesciata la tendenza tipica del commercio di prossimità che vede alte rendite urbane, alti affitti, altissimi margini sui costi variabili, basse quantità di vendita, scarsa ampiezza di gamma dell'offerta, duplicazione nel giro di poche decine di metri di attività identiche". Più in generale, come indica la Relazione illustrativa, "elemento di ispirazione per l'insieme degli interventi è la Carta AUDIS per la rigenerazione urbana". E ottengono un punteggio di oltre il 70% rispetto agli indicatori semplificati suggeriti nella Matrice di valutazione della qualità.

Il team di lavoro, coordinato da Fabio Lacinio, dirigente ai Programmi innovativi di sostenibilità urbana, ha integrato professionalità economiche, progettuali, architettoniche, agronomiche ed amministrative, interfacciandosi col Vice-sindaco Mauro D'Attis che ha fortemente voluto l'intervento, e con la popolazione ed il sistema delle relazioni politico-istituzionali.

Questo Programma rilancia nell'entroterra quanto la città sta facendo sul Waterfront della Città d'Acqua, inclusa l'area tra il Castello Aragonese, il porto turistico, le spiagge e l'aeroporto.

Valentino Piana - economista

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