Poste Italiane mette in vendita 17 appartamenti, soprattutto nel Nord Italia (solo 3 sono a Taranto): ma tra i requisiti richiesti figura la cittadinanza italiana.
Poste Italiane mette in vendita 17 appartamenti, ma tra i requisiti richiesti necessari per partecipare alla gara per acquistarli, denuncia il capogruppo dell'Italia dei Valori al Senato, Felice Belisario, figura la cittadinanza italiana. "Questo vuol dire - sottolinea il parlamentare - che sono esclusi tutti gli immigrati regolari. Gli stessi che per chiedere il permesso di soggiorno pagano proprio a Poste 30 euro per ogni richiesta. E' chiaro che siamo di fronte a un'operazione di stampo razzista su cui è bene intervenire immediatamente".
Nel bando di gara per l'aggiudicazione delle case (per un prezzo che varia all'incirca da 34 a 80 mila euro), si legge sul sito della società, si precisa che bisogna avere "un reddito complessivo del nucleo familiare non superiore al limite stabilito dalla Regione di competenza per non incorrere nella decadenza dall'assegnazione dell'alloggio Erp" (edilizia residenziale pubblica). Ai bandi di gara possono partecipare anche società cooperative (preferite in caso di parità di offerta), ma tra i documenti previsti ci sono appunto quelli relativi alla residenza e alla cittadinanza.
"Da parte di Poste italiane è in atto un'insopportabile discriminazione. L'azienda ha messo in vendita alcuni immobili in tutta Italia ma tra i requisiti c'è la cittadinanza italiana", avverte Belisario. Poste Italiane fa sapere che la scelta del futuro proprietario degli appartamenti avverrà "dopo aver esperito la verifica della documentazione prodotta e l'apertura delle offerte dei concorrenti non esclusi, a favore del concorrente che avrà presentato l'offerta valida più vantaggiosa rispetto al prezzo fissato a base di gara. La società pubblica, controllata dal Tesoro, fa sapere inoltre che "le eventuali richieste di chiarimenti potranno essere assunte, telefonicamente, o direttamente" alla sede romana della Società, all'Eur.
Nel bando di gara per l'aggiudicazione delle case (per un prezzo che varia all'incirca da 34 a 80 mila euro), si legge sul sito della società, si precisa che bisogna avere "un reddito complessivo del nucleo familiare non superiore al limite stabilito dalla Regione di competenza per non incorrere nella decadenza dall'assegnazione dell'alloggio Erp" (edilizia residenziale pubblica). Ai bandi di gara possono partecipare anche società cooperative (preferite in caso di parità di offerta), ma tra i documenti previsti ci sono appunto quelli relativi alla residenza e alla cittadinanza.
"Da parte di Poste italiane è in atto un'insopportabile discriminazione. L'azienda ha messo in vendita alcuni immobili in tutta Italia ma tra i requisiti c'è la cittadinanza italiana", avverte Belisario. Poste Italiane fa sapere che la scelta del futuro proprietario degli appartamenti avverrà "dopo aver esperito la verifica della documentazione prodotta e l'apertura delle offerte dei concorrenti non esclusi, a favore del concorrente che avrà presentato l'offerta valida più vantaggiosa rispetto al prezzo fissato a base di gara. La società pubblica, controllata dal Tesoro, fa sapere inoltre che "le eventuali richieste di chiarimenti potranno essere assunte, telefonicamente, o direttamente" alla sede romana della Società, all'Eur.
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