venerdì 27 novembre 2009

Piano casa e rigenerazione urbana, antidoto alla crisi




Housing sociale, riqualificazione delle periferie e collaborazione tra pubblico e privato come ricetta anticrisi per l’edilizia. È la proposta di Agci, Associazione generale cooperative italiane, preoccupata dall’ulteriore peggioramento che potrebbe colpire il settore edilizio.

Piano Casa: I provvedimenti del Governo per il rilancio delle costruzioni attraverso gli ampliamenti volumetrici e il piano nazionale di edilizia abitativa sono stati accolti con favore dagli operatori del settore, ma attendono ancora il passaggio all’attuazione concreta. Uno step reso necessario dalle previsioni poco incoraggianti per il 2010, Nel 2009, infatti, l’occupazione ha tenuto grazie al ciclo di investimenti degli anni precedenti, venuto poi meno a causa della crisi immobiliare, che ha ridotto in modo notevole l’avvio di nuove costruzioni.

Social Housing: Secondo l’Agci la chiave della ripresa è contenuta nei provvedimenti attuativi in materia di edilizia sociale, come previsto dal Dpcm del 16 luglio, che in base a quanto stabilito nel Decreto Legge 112/2008, convertito dalla Legge 133/2008, ha disposto la realizzazioni di alloggi di edilizia sociale a favore di determinate categorie svantaggiate che non possono accedere al libero mercato, come giovani coppie a basso reddito, anziani, studenti e lavoratori fuori sede. Riqualificazione urbana: Le attuali condizioni di crisi rendono infatti necessario il ricorso all’housing sociale attraverso locazioni o acquisti a canone convenzionato e calmierato. Gli investimenti più redditizi potrebbero registrarsi non tanto negli interventi monofunzionali, ma nella riqualificazione delle periferie degradate e prive di servizi. L’avvio di programmi integrati per la rigenerazione urbana e la realizzazione di infrastrutture primarie e secondarie dovrebbe essere però attuato in tempi ristretti.

Risorse disponibili: Ricordiamo che il Dpcm ha stanziato 200 milioni di euro a fronte dei 350 previsti. Restrizione che implica la mancanza di fondi per l’avvio dei piani complessi, ma anche per project financing e sostegno alle cooperative di abitazioni. Le risorse assegnate dal precedente Governo all’edilizia residenziale pubblica attendono ancora una effettiva ripartizione.


fonte: Edilportale.com

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