martedì 31 agosto 2010

Casco per ciclisti: nessun obbligo dal Nuovo codice della strada


Nessun obbligo di indossare il casco per chi va in bicicletta, nè per i minori di 14 anni, nè per altre fasce di età, è stato introdotto dal Nuovo codice della strada approvato a fine luglio.


Tale precisazione viene ribadita dalla FIAB in considerazione di notizie del tutto infondate da parte di alcuni mezzi di informazione che ancora oggi, nel riproporre le nuove norme al Codice della strada introdotte con la legge 120/2010, danno informazioni prive di fondamento rispetto all'uso obbligatorio del casco per i ciclisti, creando falso allarme e preoccupazione da parte di utenti e di operatori economici del settore.
Sull'argomento interviene Eugenio Galli, responsabile Ufficio Legale FIAB: "In questi giorni quotidiani, siti informativi e agenzie di stampa continuano a riferire dell'esistenza di un nuovo obbligo di utilizzo del casco per i ciclisti, ponendolo talvolta in connessione con l’età del ciclista (minore dei 14 anni o, secondo altre fonti, addirittura di 21).
A beneficio della chiarezza e correttezza dell’informazione, che è anche presupposto della corretta applicazione delle nuove disposizioni, FIAB desidera chiarire che l’obbligo di indossare il casco per chi va in bici non esiste nella novella legislativa approvata a fine luglio.
Il casco è, e resta, un presidio consigliato per i ciclisti, come è giusto che sia, ma non è invece oggetto di un obbligo per alcuno di essi. Neppure per i minori di 14 anni.
Sul casco obbligatorio per i ciclisti nei mesi scorsi si era improvvisamente accesa una disputa a seguito della comparsa, a sorpresa, di un emendamento durante la discussione del pacchetto normativo nelle commissioni parlamentari.
Dapprima inserito come obbligo generalizzato per tutti i ciclisti, a seguito di un confronto molto vivace era stato ridotto ai soli ciclisti infraquattrodicenni. Ma durante la discussione in Aula, tale norma è del tutto caduta, prima del voto finale di approvazione della legge.
Pertanto, l’unica vera novità riguardante i ciclisti, introdotta dalla legge citata (n. 120/2010), è ora contenuta nell’art. 182 comma 9-bis del Codice della strada e concerne l’obbligo di indossare un giubbotto o bretelle riflettenti ad alta visibilità nelle ore notturne in ambito extraurbano e nelle gallerie.
Precisiamo che la stessa legge ha disposto l’abrogazione dell’assurda norma che era stata votata lo scorso anno e prevedeva l’applicazione della sanzione accessoria del taglio dei punti patente anche ai ciclisti. Una norma irragionevole, che era stata anche tacciata di incostituzionalità.
In un quadro già di per sé complesso e confuso, chiediamo che gli operatori dell’informazione agevolino la circolazione di informazioni puntualmente verificate".


Lello Sforza
Ufficio Stampa FIAB onlus
(Federazione Italiana Amici della Bicicletta)
Tel. +39 3200313836
Fax +39 0805236674

lunedì 30 agosto 2010

Associazione pmi edili: demolire tutte le periferie degradate


Demolire tutte le periferie italiane degradate e fare subito una legge urbanistica che dia impulso al settore. E' la proposta-provocazione avanzata dal presidente dell'Aniem, l'associazione nazionale delle pmi edili aderente alla Confapi (http://www.aniem.it/), Dino Piacentini, che raccoglie e 'rinforza' l'idea lanciata dal sindaco di Roma, Gianni Alemanno, cioè quella di demolire e ricostruire il quartiere periferico di Tor Bella Monaca, idea supportata anche dal sindaco di Milano Letizia Moratti. Secondo Piacentini gli interventi di demolizione delle periferie italiane degradate possono rappresentare una opportunità di rilancio per il paese. "Rifare le città d'Italia togliendo le brutture - spiega - ha una importante funzione sociale ed economica". E aggiunge: "Gli interventi di ricostruzione darebbero un forte impulso all'economia e sarebbero un toccasana per il settore edilizio, un sollievo dalla crisi". L'Aniem chiede quindi una nuova normativa, che consenta agli amministratori locali di decidere in base alle esigenze delle singole realtà, ma con determinate condizioni: risparmio energetico, moderne tecnologie e sviluppo verticale, così da liberare il più possibile le aree sociali e non consumare ulteriore territorio. L'associazione lancia quindi un appello agli architetti, chiedendo progetti innovativi, che darebbero ulteriore respiro al settore. Sono infatti di pochi giorni fa i dati sempre più allarmanti della crisi. L'attività edilizia è sprofondata a -18,1% rispetto ai livelli pre-crisi e ora, accanto alla stretta del credito, è allarme per l'allungamento fino a 90 giorni dei ritardi dei pagamenti. "Si tratterebbe di una scommessa molto importante - conclude Piacentini - ma che vale la pena di giocare. Le periferie italiane pullulano di veri e propri ecomostri, edifici invivibili e a volte pericolosi. Rivoluzioniamo l'urbanistica per dare una nuova immagine alle periferie italiane, consentire un recupero sociale e dare il via a un rilancio economico".

venerdì 6 agosto 2010

BLOG CHIUSO PER FERIE: arrivederci al 30 agosto...!


Iniziative Urbane chiude per ferie. Il blog tornerà ad essere aggiornato a fine agosto con diverse novità e nuovi interessanti articoli sul mondo della casa, del risparmio energetico, del costruire sostenibile e dell'urbanistica partecipata.

Dal novembre 2008 ad oggi sono stati pubblicati ben 260 post. I contatti ricevuti tramite email sono stati molteplici, meno quelli a commento diretto dei post pubblicati... peccato! 

Sono stati circa circa mille i contatti assoluti raggiunti nei mesi di quest'anno, con un certo calo comprensibile di questi mesi estivi.

Non mi resta quindi che ringraziare per l'attenzione dimostrata i frequentatori del blog.

Buone vacanze a tutti!

Nunzio Loporcaro 

giovedì 5 agosto 2010

Benvenuta SCIA


Tra i vari e importanti provvedimenti contenuti nella cosiddetta manovra finanziaria, nota anche come DL 78, approvata dal Parlamento e pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale n. 176 del 30-7-2010 - Suppl. Ordinario n. 174 vi è anche l’introduzione di un provvedimento che nelle intenzioni del Governo servirà a semplificare le procedure amministrative di cittadini, professionisti e imprese.

Si tratta della SCIA-Segnalazione certificata di inizio attività che, nel caso delle attività edilizie o di impresa, manda in soffitta la DIA-Dichiarazione di Inizio Attività e qualunque atto di autorizzazione, concessione, licenza, permesso o nulla osta fatti salvo i casi di rischi di danno alla salute, l’ambiente, il patrimonio artistico-culturale, la sicurezza pubblica.

Come funzionerà la SCIA nel caso dei lavori edilizi? Anche se rimangono ancora dubbi interpretativi, la SCIA sostituisce la DIA quando questa era richiesta dalle leggi nazionali e regionali. Basterà portare la documentazione in Comune (dichiarazioni sostitutive di notorietà e di certificazioni, attestazioni e asseverazioni dei tecnici abilitati) per iniziare subito i lavori. Il Comune avrà 60 giorni di tempo per effettuare verifiche ed eventualmente ordinare blocchi dei lavori e rimozioni. Dopo i 60 giorni l’amministrazione potrà intervenire solo se in caso di pericolo per salute, ambiente, sicurezza e patrimonio artistico-culturale.

Attenzione alle sanzioni previste per chi attesta il falso: vanno da 1 a 3 anni.

mercoledì 4 agosto 2010

Nuovo codice della strada, dichiarazioni della FIAB


In merito alle recenti norme del codice della strada approvate dal Parlamento, Edoardo Galatola, Responsabile Sicurezza FIAB ed Eugenio Galli, Responsabile Legale FIAB dichiarano:
"Moderata soddisfazione viene espressa dalla Federazione Italiana Amici della Bicicletta onlus a conclusione dell’iter parlamentare che ha portato all'approvazione delle "Disposizioni in materia di sicurezza stradale".

Le norme approvate sembrano utili, anche se pare ancora mancare un disegno organico delle stesse che invece è fortemente auspicabile: il Codice della Strada continua ad essere un testo ipertrofico, di complessa leggibilità, oggetto di ripetute modifiche parziali e poco attento alla promozione della mobilità sostenibile.

Entrando nel merito degli articoli che riguardano più specificatamente i ciclisti, che il Codice, in maniera anacronistica, si ostina a chiamare “velocipedisti”, la FIAB:
  • condivide il previsto obbligo di indossare i giubbini ad alta visibilità di notte in ambito extraurbano, mentre ritiene eccessiva l’estensione della norma anche alle gallerie urbane;
  • esprime viva soddisfazione per l'abrogazione della norma che prevedeva la perdita dei punti della patente per infrazioni commesse in bicicletta (oggetto di numerosi ricorsi sin dalla sua emanazione per la sua iniquità, e su cui fra l’altro pendeva un giudizio davanti alla Corte costituzionale per un "fumus" di illegittimità);
  • condivide pienamente, in sintonia con l'intero movimento ciclistico europeo (riunito sotto la sigla ECF - Federazione Europea dei Ciclisti), la rinuncia del Legislatore alla introduzione dell'obbligo di indossare il casco, ma anche l'impegno a favorirne ed incrementarne l'uso (si veda l’ordine del giorno G/1720-B/103/8, accolto dal Governo, che FIAB condivide nelle finalità ma non nelle premesse, riservandosi di presentare proprie successive osservazioni).
La FIAB, infine, ricorda che, statistiche alla mano, i due unici provvedimenti efficaci per la sicurezza dei ciclisti e di tutti gli utenti della strada sono l'incremento del numero dei ciclisti stessi (la Carta di Bruxelles si propone di raggiungere la media europea di spostamenti in bicicletta del 15% di composizione modale) e la riduzione della velocità nei centri urbani da parte dei veicoli a motore attraverso la diffusione delle "zone 30" e delle "isole ambientali". Di interventi di questo tipo al momento non vi è traccia.

Si confida tuttavia che l'accelerazione impressa con l'approvazione di queste norme possa portare finalmente anche il nostro Paese in tale direzione, con il contributo costruttivo della stessa FIAB. Partendo anche dalle proposte contenute nello studio sulle politiche di promozione della ciclabilità recentemente pubblicato a cura del Parlamento europeo"


Lello Sforza
Ufficio Stampa FIAB onlus
(Federazione Italiana Amici della Bicicletta)
Tel. +39 3200313836
Fax +39 0805236674

martedì 3 agosto 2010

IN EDICOLA / La Piazza, bimestrale di informazione di Gioia del Colle, Sammichele di Bari e Acquaviva delle Fonti (n. 4/2010)



Su questo numero (sommario Gioia del Colle)
  • PARCHEGGI? UNA QUESTIONE DI ASSUNZIONI (di Donato Stoppini)
  • CAMPETTO PRIVATO? (di Donato Stoppini)
  • O.SVELTO, TRA PREMI E RICONOSCIMENTI (di Dalila Bellacicco)
  • PISTE CICLABILI A GIOIA, OCCASIONI MANCATE (di Nunzio Loporcaro)
  • RIGENERAZIONE URBANA (di Nunzio Loporcaro)
  • FESTA FEDERICIANA TRA LUCI E OMBRE (di Dalila Bellacicco)
  • LE PROMOZIONI DELLA SAN FILIPPO NERI (di Dalila Bellacicco)
  • CURIOSANDO (di Donato Stoppini)
  • DOV’E’ FINITA LA DELEGAZIONE ANT DI GIOIA? (di Donato Stoppini)
  • CARLO TANGORRA E L’ULTIMA FANFARA (di Dalila Bellacicco)
  • ANTONELLA LOZITO (di Dalila Bellacicco)
  • L’ARTE DELLA PAROLA DI V. RUBINO (di Dalila Bellacicco)
  • NUOVE CARICHE PER LIONS E LEO (di Dalila Bellacicco)
  • ALLA GUIDA DEL ROTARY, ING. OLIVA (di Dalila Bellacicco)
  • IL CAPITALE UMANO, I GIOVANI (di Anna Maria Fasano)
  • SOLSTIZIO (di Olimpia Riccio)
  • POESIA (di Giacomo Leronni)
  • IL QUARTIERE DI SAN VITO (di Nunzio Loporcaro)
  • DI CERTA TV NON SE NE PUO’ PIU’ (di Annamaria Castellana)
  • L’ATTO DI MAGGIOR CORAGGIO COMPIUTOSI IN PUGLIA (di Domenico Paradiso)
  • IL FORNAIO E IL PANE FATTO IN CASA (di Marisa D'Elia)
  • PIANETA SPORT (di Giuseppe Leronni)

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