A “vela” spiegata la Concattedrale "Gran Mare di Dio" naviga nell’Arcidiocesi di Taranto da quarant’anni. Quarant'anni di storia - non solo religiosa - di Taranto, in particolare della città nuova.
Il 7 dicembre 1970 il monumento pensato da Mons. Guglielmo Motolese e creato dall’architetto Gio Ponti veniva ufficialmente consacrato, diventando per i tarantini, vuoi per l’originalità della sua architettura (in stile neo gotico), vuoi per le tappe significative di fede che si sono succedute negli anni, un punto cardine della città.
Attraverso la Concattedrale la Chiesa di Taranto ha vissuto momenti importanti, storici e fondamentali per la crescita di tutta la comunità ionica. Fra le tante ricorrenze è ancora viva la visita Pastorale di Giovanni Paolo II che in Concattedrale il 29 ottobre 1989 disse: «Questo monumento di arte e di fede vi ricordi il desiderio e il dovere di inserirvi da credenti nel cuore dello sviluppo, non solo urbanistico, della nuova Taranto e di offrire una “vela”, un luogo di sicura fraternità e speranza, a tutti coloro che faticano sul “mare” della vita».
Oggi, dunque, la Gran Madre di Dio compie 40 anni: «Un tempo che, nella bibbia, indica un’esperienza di vita compiuta, il passaggio di una generazione, un cammino di scoperta e di alleanza con Dio e con gli uomini», scrive il parroco don Giuseppe D’Alessandro nella lettera d’invito inviata ai fedeli della parrocchia.
fonte: Taranto Sera
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