Il Sud Italia sconta, ancora oggi, un deficit infrastrutturale notevole. Il nostro territorio, baricentro geografico tra le province di Bari, Taranto e Matera, ha l’opportunità di procurarsi nuove occasioni di crescita e sviluppo, se saprà sfruttare al meglio le proprie risorse. E’ necessario attenuare il modello centripeto del capoluogo regionale pugliese che costituisce, di fatto, una vasta area metropolitana, i cui confini diventano sempre meno marcati, e rafforzare i tracciati trasversali per Taranto e Matera, che sarebbero in grado di penetrare maggiormente nell’entroterra e, quindi, capaci di costituire delle dinamiche reti territoriali e locali. Queste nuove vie di sviluppo consentirebbero di supportare in modo differente le funzioni urbane di un sistema insediativo policentrico, complesso interagire di attività, spazi e relazioni. In questo spazio dilatato, frammentato e disperso, dello sprawl moderno, è indispensabile riconnettere i luoghi notevoli della socialità, dell’economia, dell’abitare, tramite una rete ambientale ed una rete infrastrutturale. Nel complesso di infrastrutture, oltre alla viabilità stradale, trovano collocazione i nodi specializzati ovvero spazi attrezzati per le attività produttive. La realtà locale ci parla di un porto di Bari da rendere monofunzionale al trasporto passeggeri in sinergia con il nuovo aeroporto di Palese, di un porto di Taranto, secondo in Italia per il trasporto merci, e di un distretto del salotto, individuabile nelle città di Santeramo, Altamura e Matera, in profonda crisi per i fenomeni della globalizzazione, da reindustrializzare e riconvertire. Questa visione territoriale vede Gioia del Colle posizionarsi in una prospettiva virtuosa di sviluppo. Quando si parla di polo logistico, a Gioia del Colle, si parla di un possibile nodo di questa rete infrastrutturale. Nei nodi convergono le aste e, tra queste, maggiore attenzione merita, attualmente, la Gioia del Colle-Matera che è stata abbandonata al suo destino per troppo tempo, forse privilegiando la realtà metropolitana della Terra di Bari che deve ancora germogliare, se riuscirà a cogliere appieno le opportunità dei fondi strutturali, legati ai piani strategici. Vi è poi da considerare l’opportunità, in chiave turistica, di un collegamento viario principale, una sorta di “percorso narrante”, tra Matera e Gioia del Colle, ovvero tra la città dei sassi, patrimonio Unesco, e la città degli scavi di Monte Sannace e del castello federiciano. Si aggiunga poi la possibilità di inserire la nostra città in un consorzio intercomunale ASI dell’alta murgia, a sostegno e sviluppo delle attività produttive, con evidenti ricadute occupazionali.
Per tutte queste ragioni la nostra amministrazione, dovrebbe adoperarsi, insieme all’amministrazione della città lucana, per la realizzazione di questa importante connessione stradale. Il territorio della Regione Basilicata avrebbe accesso privilegiato in Puglia, proprio attraverso Gioia del Colle e la sua rete plurimodale ferro-gomma. Allora la presenza del centro logistico intermodale sarebbe giustificata e auspicata a livello sovracomunale, ad ulteriore compensazione dei maggiori traffici veicolari che si andrebbero a sviluppare. Altrimenti assisteremo ai cosiddetti “bus navetta”, recentemente istituiti, che collegano Matera all’aeroporto di Bari-Palese, con tre corse giornaliere, che cercano di alleviare questo gap di collegamenti e di bypassare il nostro territorio, naturale via di passaggio, svilendone le sue ricchezze intrinseche alla fortunata collocazione geografica.
Nunzio Loporcaro
Nessun commento:
Posta un commento