mercoledì 19 novembre 2008

DAI GIORNALI / Quale casa comprare con il proprio stipendio

ROMA - Via dalla metropoli: per acquistare una casa, a meno che non si possa far conto su un reddito alto, è meglio scegliere un piccolo o medio centro. Nelle grandi città per effetto dell'aumento dei tassi sui mutui e dell'incremento delle quotazioni immobiliari diventa sempre più difficile acquistare un'abitazione, nei centri di minori dimensioni la compravendita non è un miraggio ma, in molti casi, una realtà concreta.
Ad esempio, alla periferia di Roma con un mutuo di 85.000 euro si può acquistare solo una stanza di 24 metri quadrati, mentre a Ragusa la casa diventa di circa 90 metri quadrati. Con il medesimo finanziamento, il taglio della casa acquistabile a Parma diventa di una quarantina di metri quadrati che raddoppiano a Brindisi. Chi guadagna duemila euro al mese può sperare in un mutuo da 112 mila euro, ma anche in questo caso le differenze sono notevoli: appena 35 metri quadrati a Roma, Milano o Venezia; venti di più a Vicenza o Salerno, oltre cento metri in un capoluogo di provincia del Sud. Questo il risultato di un'indagine realizzata da "Scenari Immobiliari" per Repubblica che ha posto a confronto le rate di mutuo ottenibili dai potenziali acquirenti prendendo in considerazione il loro reddito e i metri quadrati acquistabili con il finanziamento immobiliare nelle periferie di tutti i capoluoghi di provincia.
Come regola generale, la rata del mutuo non dovrebbe superare un terzo del reddito netto mensile del mutuatario. Sono state ipotizzate quattro categorie reddituali per ottenere l'importo di un mutuo trentennale "sostenibile" a tasso fisso (6,15%). In concreto, con un reddito netto mensile di 1.500 euro la banca erogherà un mutuo di 85.000 euro con una rata mensile di 518 euro. Se il reddito sale a 2.000 euro, il mutuo risulterà più consistente: 112.000 euro e rata di 682. Con redditi netti di 2.500 e 3.200 euro si potranno ottenere finanziamenti rispettivamente di 138.000 e 175.000 euro.
Bisogna considerare che di rado il finanziamento copre il 100% del costo dell'abitazione. Con un mutuo di 138.000 euro aumenta, ovviamente, il taglio delle case che si possono acquistare. Ad esempio, a Milano si può ipotizzare un mini-appartamento di 42 metri quadrati. Se poi ci spostiamo ad Aosta, la casa guadagna una stanza. A Ravenna, il taglio dell'appartamento raddoppia, per triplicare ad Agrigento. "La mappa delle possibilità di investimento con diverse cifre di acquisto - spiega Mario Breglia, presidente di Scenari Immobiliari non è solo lo specchio del mercato immobiliare, ma anche dell'economia del Paese. In fondo a questa classifica troviamo, infatti, molti capoluoghi del Sud".
La necessità di avere la disponibilità di una parte anche consistente del costo dell'immobile per rendere i metri quadrati acquistabili "abitabili" risulta evidente per le città a prezzi "salati". A Bolzano, dove i prezzi delle case risultano elevati a causa della scarsità dell'offerta, con 138.000 euro si acquista un mini-appartamento di 46 metri quadrati. E per un'abitazione di 58 metri quadrati, l'interessato dovrà avere anche una disponibilità liquida di 37.000 euro.
tratto da Repubblica.it del 18/11/2008

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