Il Sud rimane ancorato al fondo della classifica nella XVII edizione di Ecosistema Urbano, l'annuale ricerca di Legambiente e dell’Istituto di Ricerche Ambiente Italia sullo stato di salute ambientale dei comuni capoluogo italiani realizzata con la collaborazione editoriale del Sole 24 Ore. L'unica nota positiva è Bari che è al 54° posto (più sette posti) che recupera grazie al bike sharing. Brindisi passa dal 70° al 61°, Taranto fa due passi avanti, scalando al 64°, Lecce al 71° contro l'81° della scorsa edizione e Foggia peggiora, passando dall'82° all'87° posto.
QUALITA' DELL'ARIA - Scendendo nel dettaglio, dall’esame dei tre indicatori (Biossido di Azoto, Pm10 e Ozono) emerge che la qualità dell’aria peggiora nelle città capoluogo pugliesi. Solo Lecce migliora per le emissioni di biossido di azoto e Bari per la quantità di polveri sottili nell'aria. Il consumo giornaliero pro capite di acqua potabile resta alto a Lecce (166,7 litri pro-capite) e più basso a Foggia (131,8 litri pro-capite). Sulle dispersione di acqua dalla rete il dato preoccupante rimane quello di Bari con il 54% di perdite, al 94° posto della classifica generale. Sulla capacità di depurazione degli scarichi civili restano nelle posizioni più alte della classifica generale Taranto, Lecce, Foggia e Brindisi. Sulla produzione annuale pro capite di rifiuti urbani, i comuni pugliesi sono in coda alla classifica, con Lecce all'83° e 663,1 kg di rifiuti per abitante. Foggia rimane il comune pugliese che ne produce meno con 563,5 kg per abitante, ma passa dal 12° al 50° posto in un anno.
I TRASPORTI - Prendendo in considerazione l'indicatore della mobilità sostenibile si considerano vari parametri: autobus a chiamata, controlli elettronici alle Ztl, tariffe per intermodalità, l’esistenza di un sistema di pedaggio urbano per regolare gli ingressi nelle aree urbane, parcheggi interscambio bici, presenza del mobility manager comunale, bike sharing, car sharing, Piano mobilità ciclabile e di quello per gli spostamenti casa-lavoro. Quest'anno, Bari entra nella top ten dei comuni italiani più virtuosi, al 6° posto della classifica generale. Per quanto riguarda le isole pedonali, Brindisi ha il peggiore risultato, con lo 0% di mq per abitante di superficie pedonalizzata, mentre Bari resta la migliore al 20° posto e con 0,42 metri quadrati per abitante. Per le zone a traffico limitato Lecce dà il buon esempio, piazzandosi al 7° posto. Sulle piste ciclabili solo Lecce presenta miglioramenti, piazzandosi al 16° posto, mentre il verde urbano resta off limits in tutti i capoluoghi pugliesi. Sulle aree verdi totali, Brindisi e Lecce si salvano dalla coda della classifica.
fonte: corrieredelmezzogiorno.corriere.it/
1 commento:
Solo per la città di Bari si registra un miglioramento in classifica. Si nota un certo miglioramento, forse ci dovrebbero essere più bici a noleggio in tutta la città per favorire l'uso di tale mezzo e lasciare l'auto in garage.
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