giovedì 10 marzo 2011

Gli Italiani favorevoli alle rinnovabili


Gran parte degli Italiani (76%) è disposta ad accettare aumenti nella bolletta elettrica (in media fino a 30 euro in più all'anno) se sono finalizzati a incentivare la produzione delle fonti verdi energia elettrica. E’ questo il quadro che emerge dal sesto Rapporto Mopambiente sulle opinioni dei cittadini sull'ambiente e l'energia, condotto da Eurisko Gfk e promosso da Risl società che opera nel settore delle relazioni istituzionali e studi legislativi. “Il dato testimonia una coscienza in crescita della sostenibilità ambientale, non solo di tipo ideologico ma anche con un impatto economico" ha commentato, Massimo Maria De Meo, direttore del progetto Mopambiente e amministratore unico Risl. La ricerca ha evidenziato come in generale gli italiani attribuiscono al tema delle energia rinnovabili grande importanza e valore, non solo in termini economici.
Le rinnovabili sono “un settore che, a livello mondiale, registra una crescita importante" ha spiegato Alessandro Garrone, amministratore delegato Erg, sponsor del progetto. In particolare, ha sottolineato che "nel 2010 sull'eolico sono stati aggiunti nel mondo 35 gigawatt di capacità che guardando alla produzione equivalgono a 10 centrali nucleari con un identico investimento". Per Garrone, dunque, "è sicuramente un settore che cresce insieme agli altri per contribuire ai consumi di energia a livello mondiale".



Nel rapporto è stato approfondito anche il tema della responsabilità sociale d'impresa che risulta sempre più importante nell’orientare le scelte dei consumatori. In particolare, il 70% degli intervistati si dichiara favorevole al sostegno economico alle imprese che operano e producono in maniera socialmente responsabile.



Il 61% degli intervistati pensa che produrre in maniera responsabile significhi in primo luogo 'rispettare l'ambiente', ma anche 'contribuire allo sviluppo dei territori e della comunità' e 'comunicare in modo trasparente'.



Il 66% degli intervistati ritiene infine utile l'incentivo diretto ai consumatori (come la rottamazione) per ridurre il costo di acquisto e gestione delle auto elettriche, mentre il 30% pensa che sia più utile l'incentivo alle industrie del settore per lo sviluppo di nuove tecnologie. Secondo De Meo la ricerca riporta un’immagine di “un cittadino più consapevole, più informato, pronto ad accogliere le novità positive delle aziende ma anche a punire chi non si comporta correttamente senza comprare i prodotti”.

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