venerdì 23 luglio 2010

REGIONE PUGLIA / 20 milioni di euro per far nascere boschi urbani


Venti milioni di euro per dotare i comuni della Puglia di "boschi urbani" che prenderanno il posto di aree urbane di fatto non utilizzate. Ammonta a tanto la dotazione finanziaria del bando, primo nel suo genere, presentato oggi dagli assessori regionali della Puglia alle Risorse Agroalimentari Dario Stefàno e all'Assetto del Territorio, Paesaggio e Aree Protette Angela Barbanente.

Si tratta di risorse del Psr Puglia 2007-2013, Misura 223 «Primo rimboschimento di superfici non agricole» (Asse II - Miglioramento dell'ambiente e dello spazio rurale) destinate alle Pubbliche Amministrazioni che avranno la opportunità di riconvertire aree sostanzialmente non utilizzate per farne dei veri e propri polmoni verdi contribuendo in questo modo al risanamento urbano, ambientale e paesaggistico delle città. Il bando (che finanzia il 100% del costo degli interventi e la cui scadenza viene definitivamente traguardata al 15 settembre) «rappresenta - è stato detto nella conferenza stampa - una importantissima opportunità per convertire in boschi le periferie urbane, le aree extraurbane degradate(come le cave abbandonate) e gli ambiti 'periurbanì, ossia quelle aree poste ai margini della città o fra edifici e infrastrutture, spesso abbandonate o prive di funzione sia rurale che urbana (come aree industriali dismesse o aree non agricole)».

Uno strumento «dal forte impatto ambientale, se solo si pensa a quelle realtà territoriali come Brindisi, Manfredonia, Taranto, interessate da siti industriali contaminati in ambito periurbano, per i quali interventi di imboschimento a protezione delle aree urbane, potrebbero svolgere una importante funzione di recupero ambientale e di barriera per l'abbattimento di rumori e polveri, e di difesa dagli inquinanti».

«Questo bando è il frutto di un approccio programmatico innovativo con cui abbiamo guardato al PSR - ha detto Stefàno - in linea, peraltro, con le modifiche delle Politiche Agricole Comunitarie che attribuiscono all'agricoltura non solo compiti di qualità della produzione alimentare e di attivazione di circuiti economici a scala locale, ma anche di 'sentinellà dell'ambiente».«Da questo spirito collaborativo - ha detto Barbanente - è nato quello che abbiamo voluto chiamare 'Patto città-campagnà, uno dei 5 progetti territoriali del nuovo Piano Paesaggistico Territoriale Regionale. La nostra necessità era, ed è, quella di migliorare la qualità del paesaggio e dell'ambiente nelle periferie urbane, per restituire dignità all'abitare in queste parti di città».

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