lunedì 26 luglio 2010

La SCIA manderà in pensione la DIA


La vecchia dichiarazione di inizio attività (DIA) sta per scomparire dall’ordinamento italiano. La manovra correttiva del Governo introduce la Segnalazione Certificata di Inizio Attività (SCIA).
Queste le caratteristiche più importanti della SCIA:
  1. si tratta, per cominciare, di uno strumento simile alla DIA, almeno nella logica a fondamento. In sostanza, lo strumento consente a coloro i quali richiedono una concessione o una licenza (o, più in generale, sollecitano un’attività esecutiva da parte della pubblica amministrazione) di presentare istanza corredata con la documentazione necessaria e iniziare lo svolgimento dell’attività. Di qui la natura di strumento di semplificazione. La SCIA (come in precedenza la DIA) consente di aggirare tutte le lungaggini burocratiche che precedono lo svolgimento di attività da parte di privati. Naturalmente l’amministrazione svolge le verifiche del caso e, se riscontra irregolarità, concede al richiedente un termine masimo per adeguarsi alla normativa.
  2. Al pari della DIA, poi, anche la SCIA incontra dei limiti. Non vi si può ricorrere nel caso delle attività a prevalente carattere finanziario, nelle questioni di giustizia, immigrazione, asilo, pubblica sicurezza, ecc. Anche qui la logica è semplice: la semplificazione è pensata per agevolare le attività di natura economica e imprenditoriale e non per sostituire l’attività regolatrice pubblica.
  3. Infine, sebbene le finalità (e alcuni importanti aspetti disciplinari) tra SCIA e DIA siano simili (o addirittura identici) le due figure presentano una differenza importante quanto agli scopi. Mentre infatti la DIA nasceva come figura di semplificazione pensata per favorire l’impresa privata, ma non necessariamente limitata a quest’ultima, la SCIA ha come primo e principale obiettivo quello di consentire alle piccole imprese un più agevole ingresso sul mercato.
La riduzione degli oneri burocratici è uno strumento utile nella misura in cui si accompagni a misure incentivanti a favore delle attività economiche. La maggiore preoccupazione esternata è che sburocratizzazione e procedure derogatorie implichino una compromissione per meccanismi e strumenti essenziali alla correttezza e legalità dell'azione amministrativa.

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