venerdì 12 dicembre 2008

VIVIBILITA': BARI migliora di 36 posizioni in Italia

Bari: Teatro Petruzzelli


Bari migliora. E scala la classifica italiana della qualità della vita. Certo, Siena - la città dove si vive meglio in assoluto - è ancora lontana, ma il balzo in avanti di 36 posizioni (dall´84esimo al 48esimo posto) consegna al capoluogo pugliese la palma di città più vivibile del Sud. Soltanto Campobasso, che non è città metropolitana, precede Bari al 41esimo posto, ma i dati 2008 pubblicati da Italia Oggi fanno gonfiare il petto all´amministrazione comunale. «In un Sud che arretra in modo generalizzato, Bari è l´unica buona notizia», gongola il sindaco Michele Emiliano, che insieme con gli assessori Maria Maugeri (Ambiente) e Antonio Decaro (Mobilità) illustra la ricetta del successo. A fare la differenza sono l´occupazione, più alta rispetto al resto del Mezzogiorno (13 posizioni in più rispetto al 2007); l´ambiente e criminalità. «Le politiche ambientali e della mobilità - spiegano gli assessori Decaro e Maugeri - hanno iniziato a produrre risultati positivi. Bari ha più verde, penso per esempio al parco di Lama Balice e al parco di Punta Perotti, ma è anche più ordinata. I Park&Ride e la zona traffico limitato hanno contribuito a migliorare la vivibilità e la qualità dell´aria. A Japigia e Poggiofranco, poi, la raccolta differenziata dei rifiuti ha raggiunto il 70 per cento». Il sindaco Michele Emiliano non ha dubbi: si tratta di risultati che vengono da lontano. «Come città metropolitana - spiega - siamo dietro a Firenze, Bologna, Roma, Milano e Venezia, ma siamo prima di Torino, Napoli e Palermo. L´obiettivo è adesso quello di diventare la prima città metropolitana italiana, anche se non abbiamo la ricchezza di aree come Milano, Roma, Bologna e Firenze». La dimensione del successo barese, secondo il primo cittadino, è nel fatto che rispetto alle altre città metropolitane Bari è quella che costa di meno ai contribuenti e, soprattutto, riceve minori finanziamenti dallo Stato. Indubbiamente, ragiona Michele Emiliano, i meriti non sono soltanto dell´amministrazione comunale, ma vanno ripartiti equamente anche con la Provincia, la Regione, ma anche con le forze di polizia e con la magistratura. «È il sistema Bari che funziona», rileva Emiliano, sottolineando come l´azione concertata fra le istituzioni abbia permesso di combattere efficacemente la criminalità organizzata. «Ereditammo una città all´82esimo posto - dice Emiliano - Quando negli anni immediatamente successivi siamo scivolati all´86esimo e all´84esimo posto non ci siamo demoralizzati, ma abbiamo continuato a lavorare sodo, convinti che i risultati si sarebbero visti nel medio-lungo periodo. Così è stato». Il sindaco è anche consapevole che neppure questa volta mancheranno le critiche. Puntuali, per esempio, si levano quelle di Domenico Cea, capogruppo di Forza Italia, secondo il quale Bari è agli ultimi posti per tenore di vita e offerta culturale. «Se tutto fosse al top, saremmo al primo posto - ribatte Emiliano - Siamo al 48esimo posto, non abbiamo risolto tutti i nostri problemi, ma abbiamo fatto un bel balzo in avanti: questi sono dati obiettivi, non sondaggi».

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