martedì 20 ottobre 2009

I luoghi ritrovati. L’Amministrazione Comunale presenta il bilancio sociale del primo anno di attività.


Estate, tempo di relax ma anche momento per i bilanci e i dibattiti. Piazza XX Settembre è stata scelta come ring di discussione del primo anno di attività dell’Amministrazione a guida del Sindaco Piero Longo. Il primo dibattito, tenutosi il 20 luglio, aveva ad argomento: “Restaurata o rifatta? – Gioia ed i lavori di ristrutturazione di piazze e strade”. Sono stati illustrati i lavori che hanno interessato oltre a piazza Pinto (cfr. La Piazza, n. 4/2009) anche la zona quattro-cinquecentesca del centro storico, tra piazza Livia e largo Scarpetta. Un milione di euro investiti per riqualificare lo spazio pubblico del centro storico, a ridosso della Chiesa Madre e del Castello, di circa 2.700 metri quadrati, ricoperto dall’asfalto degli anni settanta-ottanta, oggi riportato ad una morfogenesi adeguata. In questo incontro ci si aspettava di comprendere quando partiranno i lavori di rifacimento di altre strade e piazze, che parimenti risultano in notevole stato di abbandono e di degrado. Innanzitutto corso Garibaldi, che doveva già essere interessata da interventi di rifacimento dei marciapiedi. Poi, giusto per opportunità, sarebbero necessari interventi anche su via Regina Elena, via Celiberti, via Roma (dal liceo classico alla stazione ferroviaria) nonché su piazza Kennedy, piazza Umberto I e piazza Luca D’Andrano. Ma su questi luoghi urbani non è stato fatto cenno, forse in attesa di nuovi finanziamenti regionali e/o comunitari. Si è parlato di altri argomenti, quali lo studio di fattibilità per la ricostruzione del vecchio mercato coperto, da destinare a galleria civica, in piazza Plebiscito, con sotterraneo parcheggio per gli autoveicoli. Si è poi capita l’operazione “mercato coperto di via Regina Elena” di cui già avevamo parlato (cfr. La Piazza, n. 1/2009). In pratica si avrà il trasferimento del mercato giornaliero, unitamente al mercato settimanale del martedì, in un’area di circa 2 ettari in prossimità di via G. D’Annunzio. Questo intervento dovrebbe essere realizzabile attraverso un project financing a costo zero per il Comune, il quale prevede anche una volumetria dove verranno delocalizzati gli uffici INPS nonché la realizzazione di una piastra per i parcheggi interrati oltre a degli stalli a raso. L’operazione sembra fattibile, a detta del relatore, dalla contemporanea cessione dei diritti edificatori, in tale ambito, per la realizzazione di un intervento residenziale di non meglio precisate proporzioni.
Il secondo dibattito, tenutosi il 27 luglio, era intitolato: “Verde pubblico, infrastrutture e viabilità a Gioia”. Per la tematica del verde il dirigente dell’ufficio tecnico ha sottolineato come la dotazione deve essere compatibile con gli standard previsti dalla legge, cosa non proprio avvenuta con le diverse lottizzazioni ad iniziativa privata, e ha stimolato i futuri lottizzanti a qualificare i propri interventi superando la logica della dotazione minima. L’assessore all’ambiente ha parlato della prossima redazione di un piano generale del verde che permetterà una ricognizione di tale patrimonio e di formulare proposte di gestione della manutenzione, non esclusa la possibilità di concedere le aree in adozione a condominii, associazioni e privati. Anche per i servizi si è parlato di ricognizione delle aree cedute a standard urbanistico e della necessità di un piano dei servizi, parallelo al piano urbanistico generale, che preveda anche la possibilità di realizzare dei poli scolastici integrati, liberando gli attuali istituiti scolastici da rendere dei nuovi ulteriori contenitori culturali. Infine, il tema “caldo” della viabilità. E’ stato assegnato l’incarico di aggiornamento del piano traffico (alla stessa società che ha elaborato l’originario piano, a seguito di regolare gara pubblica; ndr) e del piano parcheggi. Secondo l’intento dell’assessore al ramo, si cercherà di evitare le “strumentali” proteste dei cittadini con comitati, che ricordiamo sono garanzia della partecipazione della cittadinanza nel processo decisionale e che hanno permesso la riapertura di via Bari nel dicembre 2008 proponendo una proposta di piano sottoscritta da oltre 1500 cittadini (cfr. La Piazza, n. 4/2007). Modello di partecipazione che era stato invocato e incoraggiato proprio dalla parte politica all’attuale guida della città ma che oggi sembrerebbe strumento di partecipazione superato.La conclusione di questi due incontri è stata affidata al Sindaco il quale ha detto semplicemente “faremo di più, quando saremo in tanti a volerlo”.


Nunzio Loporcaro
pubblicato sul periodico locale La Piazza, n. 5, settembre-ottobre 2009
www.la-piazza.it/giornale.html

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