lunedì 19 ottobre 2009

COMUNICATO STAMPA FIAB / Ignorata l'istituzione dell'Ufficio Europeo per la Mobilità Ciclistica L'ECF scrive al Presidente della Commissione, Barroso



Mattia Pellegrini, componente del Gabinetto del Vice Presidente della Comissione e Commissario europeo per i Trasporti, Antonio Tajani, intervenuto il 15 maggio scorso a Bruxelles nella sede del Parlamento europeo in chiusura della Conferenza internazionale Velo-City, aveva dichiarato che l'Ufficio Europeo per la Mobilità Ciclistica richiesto dall'ECF, sarebbe potuto essere istituito tra le misure attuative del Piano d’Azione della Mobilità Urbana. Ma così non è stato.

Tra le 20 azioni annunciate di recente per rendere operativo il tanto atteso Action Plan della Mobilità Urbana non si parla di mobilità ciclistica. All'European Cyclists' Federation, promotrice nella scorsa primavera di un appello agli euro-candidati per impegnarsi ad attivare politiche europee per la mobilità ciclistica, tra cui l'istituzione di un Ufficio europeo dedicato al tema, non è rimasto altro che scrivere al Presidente della Commissione, Barroso, per sollecitare un suo personale intervento.

"In molte cittè europee - sottolinea Bernhard Ensink, Segretario Generale ECF - la mobilità ciclistica è già parte integrante delle politiche di trasporto urbano e rappresenta una soluzione concreta ai problemi del traffico e alla lotta all'inquinamento atmosferico. E' incomprensibile come la Commissione Europa rispetto alle azioni da assumere anche per combattere i cambiamenti climatici, non assegni un ruolo centrale alla mobilità ciclistica utile ai fini ambientali, della competitività dei trasporti urbani, della salute e dell'inclusione sociale".

L'ECF, d'altro canto, sollecita una maggiore adesione alla Carta di Bruxelles, già sottoscritta da circa 50 città europee, con cui si chiede al Parlamento e alla Commissione di adottare una politica europea della mobilità ciclistica finalizzata ad elevare almeno al 15% la media europea di spostamenti in bici e dimezzare gli incidenti mortali ai danni dei ciclisti. Tra le altre richieste: la creazione di un intergruppo parlamentare della mobilità ciclistica in seno al Parlamento europeo, l'assegnazione di un budget specifico per finanziare azioni a favore della bicicletta, oltre al già indicato Ufficio europeo per il trasporto in bicicletta.

Lello Sforza
Ufficio Stampa FIAB onlus
(Federazione Italiana Amici della Bicicletta)



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