martedì 30 dicembre 2008
mercoledì 24 dicembre 2008
lunedì 22 dicembre 2008
Finanziaria 2009: ok alle detrazioni per le ristrutturazioni.
Con 273 voti favorevoli, 174 contrari e due astensioni, la Camera dei deputati ha approvato la Legge Finanziaria 2009.
Tra le misure di interesse per il nostro settore, si segnala la proroga fino al 2011 della detrazione Irpef del 36%, prevista dall’articolo 17 della Finanziaria 2008, per le spese di ristrutturazione, fino a un massimo di 48 mila euro per unità immobiliare.
Sarà possibile dunque usufruire della detrazione Irpef del 36% delle spese sostenute per:
a) gli interventi di recupero del patrimonio edilizio (spese sostenute dal 1° gennaio 2008 al 31 dicembre 2011);
b) l’acquisto di immobili facenti parte di fabbricati interamente ristrutturati da imprese di costruzione e da cooperative edilizie. Condizione per usufruire dello sgravio è che i lavori di recupero del patrimonio edilizio siano effettuati entro il 31 dicembre 2011 e che l’alienazione o l’assegnazione avvengano entro il 30 giugno 2012.
Sono prorogate fino al 2011 anche le agevolazioni tributarie in materia di recupero del patrimonio edilizio, per quanto riguarda l’Imposta sul Valore Aggiunto, cioè l'Iva ridotta al 10% per interventi di recupero del patrimonio edilizio realizzati su fabbricati a prevalente destinazione abitativa privata.
Detrazione 55%, l'esame prosegue. La Commissione Ambiente chiede di eliminare la retroattività, i tetti di spesa e il silenzio-rifiuto.
Mercoledì 17 dicembre si sono riunite le Commissioni Bilancio e Finanze della Camera per l’analisi degli emendamenti presentati dagli esponenti politici al disegno di legge di conversione del decreto anticrisi.
Nell’ambito dei meccanismi di controllo per assicurare la trasparenza e l’effettiva copertura delle agevolazioni fiscali le proposte di emendamento concordano sulla tutela delle detrazioni per gli interventi di riqualificazione energetica.
Si passa dalle posizioni più intransigenti, che mirano alla soppressione dell’articolo 29, ad altre più moderate che, considerando più realista una sua modifica, applicano le nuove disposizioni a tutti i crediti di imposta esistenti alla data di entrata in vigore del decreto, mantenendo però le detrazioni per la riqualificazione energetica secondo le normative vigenti, come la Legge 296/2006.
Devono essere considerati gli oneri finanziari per l’attuazione dell’articolo 29, valutati in 192 milioni di euro per il 2008 e 308 milioni per il 2009, 420 milioni per il 2010 e 109 per l’anno 2011, cui si intende provvedere con la riduzione lineare degli stanziamenti di parte corrente relativi alle autorizzazioni di spesa previsti dalla Legge 244/2007.
Proposto anche un passaggio dello sconto Irpef dal 55%, come fissato dal Governo Prodi, al 36%, che potrebbe passare anche al 40% o 45%. Orientamento che non tiene in conto le posizioni di quanti affermano che il costo delle agevolazioni fiscali è nullo per lo Stato. Il beneficio viene infatti portato in detrazione negli anni successivi, compensato dall’Iva al 20% che determina entrate fiscali e parafiscali immediate.
Nella seduta a commissioni riunite del 17 dicembre molti emendamenti presentati sono stati considerati critici relativamente alla loro ammissibilità. Per quelli inerenti alle detrazioni fiscali a fronte di interventi di riqualificazione le commissioni hanno ritenuto che le norme in questione introducono un presidio di carattere procedurale, volto ad evitare il rischio di un possibile superamento degli stanziamenti di bilancio preordinati alla concessione delle agevolazioni.
Sulla base di tali considerazioni, sono stati considerati inammissibili per carenza di compensazione gli emendamenti che incidono su tali procedure limitative, in modo da pregiudicare il controllo e la limitazione della fruizione delle agevolazioni, senza apprestare alcuna copertura.
In coerenza con tale criterio, si è ritenuto di applicare il medesimo giudizio di inammissibilità per carenza di compensazione alle proposte volte ad escludere dalla procedura le spese già effettuate o avviate alla data di entrata in vigore del decreto, laddove non è prevista alcuna copertura.
Il Governo fornirà comunque nuovi elementi che serviranno all’approfondimento delle valutazioni, impossibile entro le festività natalizie a causa della mancanza di dati certi sul superamento effettivo degli stanziamenti di bilancio.
Nella seduta di ieri alcuni degli emendamenti all’articolo 29 sono stati ripresentati con una nuova formulazione - che prevede la copertura finanziaria degli oneri introdotti - e quindi sono stati considerati ammissibili.
L’esame del provvedimento proseguirà nelle giornate di lunedì 22 e martedì 23 dicembre, mentre le votazioni sugli emendamenti avranno luogo giovedì 8, venerdì 9 ed, eventualmente, sabato 10 gennaio 2009.
Nel proprio parere sul DL 185/2008 approvato ieri, la Commissione Ambiente della Camera ha chiesto di sopprimere i commi da 4 a 11 dell’articolo 29, eliminare la retroattività della norma, in modo da accogliere le domande presentate per l’anno 2008, evitare di porre limiti per gli anni successivi e cancellare la procedura del silenzio-rifiuto da parte dell'Agenzia delle Entrate.
Tra le altre osservazioni segnaliamo la proposta rivolta al Governo - nell'ambito delle politiche di sostegno all'acquisto della prima casa - di promuovere accordi con il sistema bancario per la concessione di mutui esclusivamente per le tipologie di immobili che soddisfino i migliori requisiti di risparmio e di efficienza energetica e che siano realizzati con materiali a basso impatto ambientale (classe A+, A e B).
venerdì 19 dicembre 2008
MERCATO IMMOBILIARE: nuovo anno difficile
lunedì 15 dicembre 2008
Risparmio energetico: oggi le modifiche al DL 185/208
È stata inoltre ribadita la volontà di cancellare la retroattività della norma e di mantenere l’automaticità della detrazione (eliminando la procedura della richiesta all’Agenzia delle Entrate prevista dal DL 185/2008), seppur con un occhio ai vincoli di bilancio.Intanto prosegue presso le Commissioni riunite Bilancio e Finanze della Camera, l’esame della legge di conversione del DL 185/2008, il decreto anticrisi che modifica la procedura per la accedere alla detrazione del 55%.
Nella seduta di mercoledì, i deputati dell’opposizione si sono espressi sulle disposizioni sui crediti di imposta recate dall’articolo 29 del DL, giudicandole, “seppur comprensibili dal punto di vista contabile, … del tutto inadeguate all'attuale situazione economica”. Con riferimento alle detrazioni per interventi finalizzati al risparmio energetico, è stato osservato, in particolare, che le modifiche rischiano di deprimere la domanda nel settore dell’edilizia di ridurre la portata antielusiva della norma.
Con le norme sui crediti di imposta – ha rilevato un altro esponente dell’opposizione – si colpiscono i settori della ricerca e dello sviluppo e della promozione dell'efficienza energetica, nonché gli investimenti per la ricerca e lo sviluppo, misure entrambe prospettate dal piano europeo di ripresa economica. Le misure sui crediti di imposta potrebbero, in forza delle loro ricadute positive sulle imprese, aumentare indirettamente il gettito IVA ed IRES ed evitare il pagamento delle sanzioni comunitarie per il mancato rispetto degli accordi sul clima.
Il meccanismo previsto dal DL 185/2008 – osserva un altro deputato dell’opposizione – ha effetti particolarmente negativi sulle spese già sostenute e sugli investimenti già effettuati, introducendo un elemento di incertezza rispetto alle scelte dei contribuenti interessati, che contrasta con l'intenzione, proclamata dal Governo, di basare il rilancio economico del Paese proprio sugli investimenti nella ricerca. La disposizione – continua il deputato del PD – comporta inoltre un elemento di gravissima iniquità nella distribuzione delle risorse disponibili, ricorrendo al solo criterio dell'ordine temporale di presentazione delle istanze, senza considerare minimamente la qualità dei progetti di investimento.
Il relatore per la Commissione Bilancio ha rinnovato la disponibilità del governo ad una modifica dei meccanismi previsti dall’art. 29, che non si limiti all’eliminazione della retroattività, già anticipata dal Ministro Tremonti.
Anche il Sottosegretario all’Economia, Luigi Casero, ha confermato l’apertura del Governo verso l’esclusione della retroattività della norma, “naturalmente valutando i relativi problemi di copertura”.
“Il bonus energia ‘fa bene’ all’economia, all’occupazione, all’ambiente.” Lo afferma la Confartigianato in un comunicato diffuso ieri, in cui sono illustrate 10 buone ragioni per ripristinare l’incentivazione del 55%.
Più imprese ed occupati, più risparmio energetico. Meno abusivismo e meno inquinamento. Sono questi, in sintesi, alcuni effetti prodotti dagli incentivi fiscali per interventi di ristrutturazione del patrimonio edilizio. II Presidente di Confartigianato Giorgio Guerrini ritiene vi siano 10 ottime ragioni per ripristinare la norma che prevede agevolazioni del 55% per la riqualificazione energetica del patrimonio edilizio. “Si tratta – sottolinea Guerrini – di uno dei pochi provvedimenti a carattere strutturale che vanno mantenuti soprattutto in questa fase di crisi”.
sabato 13 dicembre 2008
VIVIBILITA': TARANTO resta tra i fanalini di coda
Peggio Napoli, meglio la vicina Matera: a ricordare che Taranto (al centesimo posto) è tra le province fanalino di coda per qualità della vita è la classifica pubblicata dal quotidiano Italia Oggi. Per la provincia ionica è una conferma: nel 2007 la stessa classifica mise Taranto al 99esimo posto.
pubblico il gap dell’azione politica e amministrativa.
Fornendo quindi spunti e indicazioni per l’attività del policy maker e degli amministratori locali e per analizzare cosa è cambiato nel corso dell’ultimo anno, viene considerata in primo luogo la dimensione Affari e lavoro, che raccoglie informazioni sulla dinamica occupazionale e imprenditoriale e sul grado di sicurezza “ambientale” per le attività produttive. La situazione si presenta alquanto eterogenea, con tendenza al peggioramento.
Gli indicatori considerati nell’indagine di “Italia Oggi”, elaborati a partire dal rapporto Ecosistema Urbano curato da Legambiente, analizzano più l'attività degli amministratori locali in materia ambientale che la sostenibilità in senso stretto, per cui si può affermare che nell’ultimo
anno è migliorata la sensibilità degli amministratori delle grandi città rispetto alle tematiche ambientali.
E se Napoli scalando di un posto la classifica mostra una tenue ripresa, Taranto scivola ancora di un gradino verso il fondo della graduatoria. Un dato che evidenzia una situazione ambientale stazionaria, nonostante le recenti accelerate della Regione in materia di limiti di emissioni inquinanti.
Giunta al suo quinto anno l'indagine si concentra su dati reali relativi ad otto principali ambiti: affari e lavoro, criminalità, ambiente, disagio sociale e personale, popolazione, servizi, tenore di vita e tempo libero. Uno dei parametri è la sicurezza. Un dato che fa riflette è nello studio condotto Reggio Calabria, Brindisi, Salerno, Taranto e Vibo Valentia sono più sicure di Trieste.
È Agrigento la provincia che si colloca all’ultimo posto nella classifica del rapporto di Italia Oggi.
Con Agrigento si ripropone una situazione tipica di tutte le province che, negli anni, si sono piazzate in fondo alla classifica e tra queste Taranto. Si tratta di province del Mezzogiorno in cui la situazione è particolarmente grave sul versante delle dimensioni affari e lavoro, ambiente,
servizi, tempo libero e tenore di vita.
venerdì 12 dicembre 2008
VIVIBILITA': BARI migliora di 36 posizioni in Italia
mercoledì 10 dicembre 2008
Il futuro strategico “condiviso” di Gioia del Colle. I progetti gioiesi per il Piano Strategico Metropoli Terra di Bari.
Quindi dal “cilindro” non è uscito il classico coniglio, ma venti progetti, per il futuro “sostenibile” di Gioia del Colle. Si passa dal famoso interramento dei binari ai lavori di realizzazione della viabilità complementare alla chiusura degli attraversamenti ferroviari di via Dante e di via D’Annunzio. In pratica, si dice, se non possiamo arrivare all’uva ci accontentiamo della realizzazione dell’allargamento della str. vic.le La Villa, prolungamento del sottovia carrabile di via Le Strettole, e di via Lagomagno, nel tratto compreso tra via Dante e via D’Annunzio. Una scelta discutibile, quella dell’Amministrazione, tale da confondere, ove ve ne fosse bisogno, le idee, poco chiare, sullo sviluppo della nostra città.
Tralasciando l’uso elettoralistico della problematica dei passaggi a livello, andrebbe avviato un confronto sulle reali possibilità che ha la nostra città di vedere risolto questo cruciale problema infrastrutturale, che si trascina agli sgoccioli del nuovo ultimatum, fissato dal Consiglio di Stato per il prossimo 31 dicembre. Un braccio di ferro, ricordiamo, che ha già comportato la chiusura al transito pedonale e veicolare di via Dante, il giorno 20.7.2007, da parte di RFI.L’occasione del piano strategico avrebbe voluto che quel tavolo di concertazione con RFI, più volte auspicato, delineasse le reali possibilità di risoluzione della problematica. Invece tutto questo è stato abilmente bypassato preferendo proporre utopicamente la propria idea, senza possibilità di misurarne il reale grado di attuabilità. Chiedere l’interramento ad oltranza, non gioverà alla città, e rivelerà le motivazioni della presenza dell’“asso nella manica” dell’allargamento viario della str. vic.le La Villa e di via Lagomagno.
martedì 9 dicembre 2008
Piazza Pinto, punto e a capo. L’Amministrazione Comunale di Gioia del Colle dice: “ora si cambia”
Nel 1937 il Comune di Gioia del Colle acquistò, dalla sig.ra Virginia Sannelli, il suolo, a sud dell’abitato, compreso tra le vie: Armando Diaz, Regina Elena, Giunone e Gottardo. A seguito dei lavori di sistemazione del predetto suolo, si delimitò un’area centrale, denominata piazza Sannelli e due laterali, assegnate gratuitamente dal Comune, ad iniziare dall’anno 1949, per la costruzione di case per lavoratori. Nel 1950 l’Amministrazione Comunale approvò un progetto di massima per l’impianto della Villa Comunale, in piazza Sannelli, presentato dall’arch. Morbiducci, progettista, per conto dell’INA CASA, degli edifici insistenti sullo spazio urbano, di che trattasi. Con deliberazione consiliare n. 28 del 9.6.1951, questo spazio aperto assume la denominazione toponomastica di piazza Cristoforo Pinto, in omaggio al valente architetto gioiese. Per sistemare adeguatamente piazza Pinto, in stato di abbandono ed utilizzata come scarico di rifiuti, il geom. Vincenzo Tuccillo dell’Ufficio Tecnico Comunale, fu incaricato, nel 1958, di redigere apposito progetto, sviluppando l’impostazione di massima predisposta dall’arch. Morbiducci. Lo spazio urbano assumeva la sua composizione spaziale-funzionale, tutt’ora esistente, con le aiuole fiancheggiate da viali pavimentati con basole calcaree, dotati di sedili per la sosta dei fruitori di questo luogo pubblico, e la messa a dimora di alberi di varie essenze (platani, acacie, tigli, salici, ligustri e olmi). Nei ricordi dei meno giovani la fontana, la vasca per i pesci, le fontanelle, l’area con le altalene e le giostrine, le gabbie con varie specie di volatili. Al centro vi è una piazza ellittica pavimentata con graniglie di marmo di vari colori, con raffigurati lo stemma comunale e un orologio solare (cd. Rosa dei Venti).
L’Amministrazione Comunale, per impedire il deturpamento delle siepi e delle alberature e gli atti di teppismo, specie nelle ore notturne, con delibera n. 83 dell’1.8.1972 approvò il progetto, redatto dall’Ufficio Tecnico Comunale, di recinzione della Villa. Questa recinzione ben presto divenne una barriera fisica, innescando il progressivo degrado ambientale e sociale di quest’area. Con la prima legislatura Povia avvenne la demolizione del “muro” e la riconsegna di uno spazio verde, dimenticato ed inaccessibile. Gli interventi di abbattimento del muraglione permettono il rifacimento integrale del percorso pedonale perimetrale. Si realizza una pista di pattinaggio, una sorta di spianata di calcestruzzo, che sopperisce al marcato degrado dell’ellisse centrale, dove si organizzano, nel periodo estivo, tornei di minivolley e minibasket nonché intrattenimenti musicali.
Per dare a questo spazio un volto unitario, organico e definitivo, l’Amministrazione Comunale Mastrovito, con delibera di giunta n. 225 del 21.12.2006, promuoveva un concorso di idee, finalizzato alla predisposizione di un progetto di riqualificazione di piazza Pinto, di notevole rilevanza per la città. L’esisto del concorso vedeva, primo classificato, il progetto del raggruppamento temporaneo di professionisti, guidato dal gioiese arch. Alfredo Vacca. Durante la precedente gestione commissariale, con delibera n. 31 dell’8.2.2008, viene approvato il progetto preliminare per un importo complessivo di € 423.750,00.
Il bando del concorso di idee, all’art. 15, prevedeva espressamente l’eventualità di non tramutazione dell’idea progettuale, prima classificata, in un progetto preliminare definitivo, in quanto la procedura concorsuale era “indirizzata al raccoglimento di un ventaglio di soluzioni volte a soddisfare le esigenze non perfettamente definite delle aree di progetto”. Pertanto è da ritenersi che, con l’approvazione commissariale, il progetto di riqualificazione doveva avere un seguito. Invece, la giunta Longo, in attuazione allo slogan elettorale e di governo dell’ora si cambia, ha deciso di bloccare il progetto approvato, adducendo, con la delibera di giunta n. 81 del 18.9.2008, la motivazione che “l’attuale Amministrazione Comunale, in un contesto più ampio di interventi a farsi sul territorio comunale, ritiene di non dare seguito al progetto presentato ..., incaricando l’U.T.C. di elaborare un nuovo progetto di importo inferiore”. Motivazioni soggettive, alquanto di facciata, segno dello spoilsystem della politica e della disinvoltura con cui si mette in archivio una gara, costata oggettivamente risorse umane e finanziarie. Sarebbe quanto meno pertinente ricordare agli amministratori della cosa pubblica, che la recente legge regionale n. 14 del 10.6.2008, a sostegno della qualità delle opere di architettura e di trasformazione del territorio, “riconosce che la competizione sul piano del confronto delle idee è la principale garanzia per conseguire le finalità di qualità ... e individua pertanto nel concorso di idee e nel concorso di progettazione gli strumenti fondamentali per perseguire tale fine”. Evidentemente per gli attuali amministratori la quantità deve prevalere sulla qualità, preferendo pagare le parcelle professionali per un progetto pronto, condivisibile o meno che sia, pur di negare la soddisfazione professionale, al gruppo vincitore, di veder compiuti i loro sforzi.
Che risposte vengono date alla città, oltre a questi legittimi interrogativi?
Nunzio Loporcaro
pubblicato sul periodico locale La Piazza, n. 6, novembre-dicembre 2008
www.la-piazza.it/giornale.html
domenica 7 dicembre 2008
iniziativa di mobilitazione e sensibilizzazione contro la vendita del mercato coperto di Gioia del Colle, promossa dal Partito Democratico
dopo le oltre 600 firme raccolte stamane presso il mercato coperto contro l'abbattimento dello stesso per la costruzione di palazzi, Vi comunichiamo che replicheremo l'iniziativa oggi 7 dicembre 2008 in Piazza Plebiscito dalle 11.00 alle 13.00 circa. Chiunque volesse firmare la petizione, se può, ci venga a trovare in Piazza, dove saremo lieti di fornire tutte le spiegazioni in merito all'increscioso progetto dell'Amministrazione, interessata a fare cassa e a beneficiare costruttori e immobiliaristi.
A domani.
Buona Domenica e Santa Immacolata.
Segreteria PD
venerdì 5 dicembre 2008
via G. Di Vittorio a Gioia del Colle ritorna a doppio senso di marcia.
Il provvedimento dell'Amministrazione Comunale, in attesa di una più ampia revisione del piano traffico, ristabilisce in pratica, la situazione viaria cui eravamo abituati da sempre; una situazione ribaltata ai primi del 2007 da una decisione della precedente Giunta tra le più discusse e impopolari degli ultimi anni. Parve subito a tutti sbagliata, ma non si volle dar segno di ripensamento.
Fa da completamento alla decisione della riapertura il prossimo programmato impianto di una rotonda sulla ex statale (all'altezza del campo di calcio dell'Istituto "Padre Semeria") tale da consentire l'inversione di marcia lungo via Salvator Rosa.
Per il resto non ci saranno novità in zona rimanendo per ora inalterati i circuiti e le percorrenze delle strade adiacenti: nei dintorni della Coop, così come verso la Multisala, etc.
È in programma anche una prossima riapertura dell'entrata dalla Via di Acquaviva.
il nostro impegno per Gioia del Colle
giovedì 4 dicembre 2008
Risparmio energetico: i tagli al 55% non saranno retroattivi
mercoledì 3 dicembre 2008
Risparmio energetico, serve l'ok dell'Agenzia delle Entrate per il bonus del 55%
La novità è contenuta nel decreto legge 185/2008 approvato venerdì 28 novembre dal Governo e riguarda le spese per le riqualificazioni energetiche sostenute negli anni 2008, 2009 e 2010.
L'agenzia delle Entrate esaminerà le domande in base all'ordine cronologico di invio e comunicherà entro 30 giorni l'esito della verifica agli interessati. Decorsi i 30 giorni senza esplicitacomunicazione di accoglimento «l'assenso si intende non fornito» e il cittadino non potrà usufruire della detrazione.
Per le agevolazioni sugli interventi energetici sono stati stanziati 82,7 milioni di euro per il 2008; 185,9 milioni per il 2009 e 314,8 milioni per il 2010. Una volta terminati i fondi non sarà più possibile accogliere le domande dei cittadini e delle imprese.
Le richieste per l'anno in corso dovranno essere inviate dal 15 gennaio 2009 al 27 febbraio 2009.
Per le spese sostenute nel 2008, in caso di mancato invio della domanda o di diniego da parte dell'agenzia delle Entrate, l'interessato potrà comunque usufruire di una detrazione dall'imposta lorda pari al 36% delle spese sostenute fino ad un massimo di 48.000 euro da ripartire in 10 rate annuali.
martedì 2 dicembre 2008
Mtv Italia scende in piazza con i giovani
Un esercizio di Democrazia diretta e di E-Democracy per aiutare i giovani a far sentire la loro voce, partecipare e costruire in prima persona il loro futuro.
Niente a che vedere con la politica e con gli ultimi fatti di attualità studentesca: la proposta di legge di iniziativa popolare fatta da e per i ragazzi è stata infatti pensata da Mtv Italia all'indomani delle ultime elezioni politiche, come naturale e logica risposta alle loro richieste emerse durante l'Election Day 2008, l'iniziativa speciale di Mtv Italia che ha dedicato un intero giorno di programmazione alla politica italiana affrontando il tema delle elezioni anche con le divertenti ed utili pillole "E-lezioni".
Durante l’Election day Mtv ha chiesto ai ragazzi di dire cosa non andava e cosa avrebbero voluto cambiare. I ragazzi hanno risposto numerosi e pieni di voglia di cambiare. Ora Mtv accoglie le loro richieste e diventa la loro cassa di risonanza, uno strumento di raccordo in un rapporto ancora tutto da costruire, quello tra i giovani e le istituzioni.
Con lo slogan TOCCA A NOI -Le cose Non Vanno, Cambiamole Ora - Mtv Italia sarà la prima televisione, nella storia dei media, a farsi carico di progettare, proporre e sostenere un progetto di legge in una delle materie che i giovani sceglieranno tra i temi che loro stessi hanno segnalato, in occasione delle scorse elezioni, come cruciali per il loro futuro.
Le migliaia di messaggi arrivati via SMS durante l'Election Day del 14 aprile avevano, infatti, evidenziato una generazione che, quando è chiamata in causa, ha idee chiare sui propri bisogni e sulle emergenze che si trova ad affrontare. Quattro erano stati i macro temi su cui si erano concentrate la maggior parte delle domande della nuova generazione alle istituzioni italiane: Accesso per i giovani alla politica, Ambiente, Lavoro, Scuola e istruzione.
Ed è tra questi grandi temi che i ragazzi saranno chiamati a scegliere per individuare quello più "urgente" sul quale intervenire e per dare il loro ordine di priorità con una proposta di legge ad iniziativa popolare. Nello specifico dunque la proposta di legge potrà vertere su i seguenti argomenti:
• ACCESSO ALLA POLITICA DEI GIOVANI
• AMBIENTE
• LAVORO
• SCUOLA E ISTRUZIONE
Le proposte di legge di iniziativa popolare verteranno su un tema specifico al’interno di ciascun argomento, non si tratterà di riforme globali ma di proposte concrete e fattive per cercare di cambiare realmente uno degli aspetti della vita che stanno a cuore ai ragazzi.
Con TOCCA A NOI Le Cose Non Vanno Cambiamole Ora Mtv Italia trasforma le richieste dei giovani in qualcosa di tangibile e costruttivo: una proposta di legge di iniziativa popolare. A partire dal 18 novembre, i ragazzi potranno definire le loro priorità attraverso una votazione sul sito www.mtv.it/toccanoi, e sostenuti da docenti ed esperti, scrivere i progetti e decidere per quale proposta raccogliere le firme.
Mtv Italia non entra in politica, ma fornisce gli strumenti tecnici e di comprensione necessari a dare voce alle giovani generazioni per dimostrare loro che, attraverso l’utilizzo degli istituti di democrazia diretta messi a disposizione dalla Costituzione, possono progettare e tentare di costruire al meglio il proprio futuro. Non sarà quindi la legge di Mtv, ma la legge dei ragazzi: Mtv
nell’occasione si porrà come tramite tra giovani e le Istituzioni, convinta che l’operazione porti alla responsabilizzazione individuale e ad una reale interiorizzazione delle procedure istituzionali e democratiche da parte di tutti i ragazzi.
A partire dal 18 novembre saranno in onda su Mtv Italia 13 pillole di Democrazia: 13 brevi lezioni di educazione civica tenute da tutti i vj di Mtv Italia, un ripasso dei meccanismi che fanno funzionare la nostra democrazia, 13 spunti alla riflessione ed un invito ad informarsi, a conoscere, per capire meglio quello che ci succede intorno.
Ogni pillola termina con l’invito a visitare il minisito, www.mtv.it/toccanoi, creato ad hoc che seguirà tutte le attività connesse all’operazione: la prima fase prevede la scelta del tema da parte degli utenti del sito. Successivamente con il supporto di un professore di diritto costituzionale verranno scelte le tre università che scriveranno le proposte di legge nella materia scelta dagli utenti del sito e i progetti verranno redatti da studenti e ricercatori universitari, supportati dai loro docenti.
Una volta scritte le proposte (tutte riguarderanno lo stesso tema ma avranno varianti specifiche) verranno sottoposte agli utenti del sito di Mtv Italia, che potranno indicare quale portare alla firma popolare e che tipo di modifiche vorranno applicare. Una volta terminata tale fase le università di riferimento elaboreranno il testo definitivo della proposta di legge tenendo conto di tutti i spunti che, nel frattempo, i ragazzi avranno suggerito e consigliato direttamente sul sito mtv.it.
A partire dalla primavera 2009, per una durata massima di 6 mesi, ci sarà la vera e propria raccolta di firme organizzata sia con attività on the ground in tutti i capoluoghi d’Italia sia durante tutti gli eventi di Mtv previsti in quel periodo.
Il momento culminante della fase di raccolta delle firme sarà l’MTV Day 2009: raggiunto e superato il numero delle 50 mila firme, Mtv presenterà la proposta di legge di iniziativa popolare al Parlamento e ne seguirà l’iter parlamentare.
Mtv Italia Press Department
Simona Caputi 02.762117258
Claudia Loda 02.762117218
Chiara Scodro 02.762117398
ufficiostampa@mtvne.com
lunedì 1 dicembre 2008
iniziative urbane partecipa al progetto di democrazia di MTV "TOCCA A NOI"
Tocca a noi cambia il modo di cambiare le cose. Non aspira a raccogliere consenso, non si limita a far esprimere una scelta, ma rende i giovani protagonisti attivi del futuro, rappresentanti e portavoci di un nuova via di partecipazione e costruzione della vita del paese.
Tocca a noi offre ai ragazzi i mezzi per identificare, approfondire e operare nei fatti rispetto ai temi che incidono direttamente sulla loro realtà, dando ai problemi una concreta chiave risolutiva.
Tocca a noi unisce gli strumenti consolidati della vita politica ai nuovi spazi di espressione e alle tecnologie della cultura contemporanea, aprendo la strada a un diverso percorso per prendere le decisioni, in cui il parlamento scende tra i ragazzi, e i ragazzi portano le loro idee direttamente in parlamento.
Tocca a noi è un'iniziativa di MTV. Nasce dalla sua vocazione a parlare e ascoltare i giovani, che nel corso degli anni l'ha portata a identificarne e raccoglierne paure, bisogni e speranze, ma anche dalla sua volontà di porsi come stimolo e veicolo di un reale cambiamento.
Con Tocca a noi MTV fa proprie le richieste e le urgenze dei ragazzi, per trasformarle con loro in qualcosa di tangibile e costruttivo, una proposta di legge di iniziativa popolare: dai ragazzi derivano i temi, sempre i ragazzi sostenuti da docenti ed esperti scriveranno i progetti di legge, decideranno per quale proposta raccogliere le firme e saranno loro a firmare.
Tocca a noi riflette MTV per come è: uno spazio che esalta il confronto e la poliedricità, un terreno di azione per realizzare i propri sogni, un punto di vista mai scontato, una guida che aiuta a orientarsi nella complessità, un luogo dove affrontare con fattività e concretezza anche gli argomenti più difficili.
Tocca a noi rappresenta MTV per quello in cui crede: una società aperta, capace di riconoscere le individualità e promuovere un'effettiva meritocrazia, di sostenere l'uguaglianza e il rispetto dell'altro, che ha la forza di guardare in faccia quello che non va e il coraggio di metterlo in discussione.
domenica 30 novembre 2008
IN EDICOLA / La Piazza, bimestrale di informazione di Gioia del Colle, Sammichele di Bari e Acquaviva delle Fonti (n. 6/2008)
Sommario de La Piazza di Gioia del Colle
Pag. 31
- Le piste ciclabili si tingono di … giallo! (Donato Stoppini)
- Si persergue l'interesse pubblico o privato (Donato Stoppini)
Pag. 32
- PD e questione di morale (Enzo Cuscito)
- Piazza Pinto: punto e a capo (Nunzio Loporcaro)
Pag. 33
- Studenti dell'ITIS alla Bosch (Dalila Bellacicco)
- L'abbraccio di Rosanna (Olimpia Riccio)
- La speranza è l'ultima a morire (Anna Romano Fasano)
Pag. 34 - rubrica Curiosando (Donato Stoppini)
- Il passaggio a livello ci costerà caro!
- I socialisti colpiscono ancora
- La saga delle condanne patteggiate
- Incarta la carta: un concorso da rivedere
- Sterilizazione cani: paura di far nomi?
Pag. 35
- Futuro strategico "condiviso" di Gioia del Colle (Nunzio Loporcaro)
- Rotary verso il futuro (Dalila Bellacicco)
- Circolo Unione tra estetica e letteratura (Dalila Bellacicco)
Pag. 36
- Oro e Argento, mostra di Angelo Fornaciari (Dalila Bellacicco)
- Sarah Morris e Dominic Miller (Dalila Bellacicco)
Pag.37
- La quercia del Corvello (Dalila Bellacicco)
- Pasquale Lippolis (Dalila Bellacicco)
Pag.38
- Versi Scomodi in Metropolis (Dalila Bellacicco)
- "Amal" di Anita Piscazzi (Dalila Bellacicco)
Pag. 39
- Volontariato? Sì, grazie! (Annamaria Castellana)
- Martino e la luna (Marisa D'Elia)
Pag. 40
- Cronache dal passato (Domenico Paradiso)
- Teatro Rossini: che Musica! (Dalila Bellacicco)
Pag.41
- Gioia sportiva cambia look (Giuseppe Leronni)
- Nava Gioia in ripresa (Giuseppe Leronni)
- Calcio Gioia: un avvio promettente (Giuseppe Leronni)
venerdì 28 novembre 2008
CURIOSITA' / Piaggio: "Ape" compie 60 anni, la storia d'Italia su 3 ruote
giovedì 27 novembre 2008
mercoledì 26 novembre 2008
IL VIDEO / Speciale Tg1 del 23.11.2008: FAME DI CASA
martedì 25 novembre 2008
DAI GIORNALI / A Milano prove tecniche per il ‘social housing’
lunedì 24 novembre 2008
SALUTE E LAVORO: IL CASO TARANTO
prima parte
seconda parte
domenica 23 novembre 2008
QUESTA SERA IN TV / Speciale Tg1, RaiUno ore 23.25, FAME DI CASA
venerdì 21 novembre 2008
DAL WEB / Per le compravendite c'è il rischio di un eccesso di offerta di nuovo
L’ufficio studi Ubh ha elaborato i dati raccolti sino alla fine di giugno 2008 dai primi 30 Comuni capoluogo italiani: alla fine del primo semestre 2008 il mercato immobiliare residenziale italiano ha mostrato una significativa correzione degli scambi e dei prezzi al ribasso. In particolare, i prezzi delle abitazioni usate (le dinamiche analizzate sono riferite ai prezzi di vendita di abitazioni usate in buono stato, che non necessitano di una totale ristrutturazione) hanno subito un calo medio a livello nazionale pari al -7%. Tali rilevazioni mostrano che il processo di riassestamento dei prezzi sul mercato è ormai iniziato nelle macro aree urbane semicentrali e periferiche di tutti i principali Comuni capoluogo, mentre nei centri e nelle zone di pregio i prezzi restano in una fase di stagnazione.
Tengono maggiormente i valori le nuove costruzioni grazie anche al fatto che l’offerta, ad eccezione di alcune aree soprattutto del Centro Italia, sia ancora inferiore rispetto alla domanda. La crescita zero dei valori significa ovviamente un calo in termini reali, almeno del 3,5%. Sempre sul fronte dei prezzi, le città che hanno subito un maggiore calo nel primo semestre 2008 sono Napoli e Palermo (-9%), a conferma del trend del primo trimestre, seguite da Roma (-8,3%) e Milano (-8%), anche loro già in leggero calo nel primo trimestre. Torino, ancora in positivo a marzo 2008, vede i prezzi calare in media del 6% circa come Bologna, Genova, Firenze e Catania.
Le stime elaborate a livello nazionale, relative al primo semestre 2008, danno una contrazione degli scambi di abitazioni compresa in un range fra il -13% ed il -15%, rispetto allo stesso periodo del 2007.
Scenari Immobiliari, nel focus dedicato all’Italia dell’European Outlook 2009, afferma che nel nostro Paese il fatturato del mercato immobiliare si avvicina ai 128 miliardi di euro, con uno 0,9% in più rispetto allo scorso anno. Per quanto riguarda il mercato residenziale, dopo anni caratterizzati da una crescita ininterrotta, si prevede che per fine anno le transazioni eseguite toccheranno quota 700.000, con un calo, rispetto al 2007, del 13%. Sul fronte delle quotazioni, viceversa, si ipotizza un incremento medio del 2% anche se calano le quotazioni nelle grandi città; si riprende il comparto industriale e migliora il settore degli uffici; bene la grande distribuzione. Nel 2009 è atteso un incremento generale del fatturato dell’1,6%.
Secondo Tecnocasa prosegue il momento no del mercato immobiliare che, nel primo semestre 2008, ha visto scendere i prezzi delle case del 2,7% nelle grandi città, del 2,3% nei capoluoghi di provincia e dell’1,9% nei comuni dell’hinterland delle grandi città. Per aree geografiche il calo dei prezzi nel Centro è di -3,7%, nel Nord -1,9%, nel Sud -1,6%. Le realtà meno dinamiche si sono rivelate Genova (-4,5%), Firenze (-3,3%) e Bologna (-3%). Per la prima volta, dal 1997, variazioni negative a Torino e Palermo (-1,7% e -2,2%) e Milano e Roma a -2,2%. Fino ai primi mesi del 2009, ci sarà un periodo di assestamento. Secondo la rete di agenzie immobiliari a pesare sono la diminuzione della domanda, l’allungamento dei tempi di vendita, l’aumento dell’offerta e la presenza di un maggiore margine di trattativa per gli acquirenti. Gli elementi dell’immobile maggiormente apprezzati sono: la presenza del box o del posto auto, il posizionamento ai piani alti, la luminosità, la razionale disposizione degli ambienti, la presenza di spazi esterni, la qualità del contesto condominiale; sempre più importante il riscaldamento autonomo.
Una leggera ma generalizzata contrazione delle quotazioni nominali contraddistingue l’andamento del mercato immobiliare italiano nel I semestre 2008, secondo l’analisi svolta dall’Ufficio Studi Gabetti. Rimane netta la flessione del numero di compravendite, stimata intorno al 15% nel semestre a livello nazionale, con percentuali più alte nelle metropoli. Anche i tempi di vendita si sono ormai stabilizzati su livelli elevati, intorno ai 6 mesi. Le variazioni leggermente negative registrate nelle quotazioni immobiliari delle grandi città nel primo semestre del 2008 sono state nell’ordine del 2,7%. Le contrazioni maggiori si sono riscontrate a Torino (-6,3%); flessione decisa anche a Bologna (-4,2%) e Napoli (-4,1%); livelli più contenuti di contrazione dei valori si registrano a Milano (-1%) e a Roma (-2,4%), mentre l’unica città di grandi dimensioni a far registrare prezzi stabili è Cagliari. Da un’analisi generale si denota una diminuzione dei prezzi più sensibile nei capoluoghi di provincia (-3,4%) che nei piccoli Comuni (-2,5%), mentre a livello territoriale la flessione sembra essere omogenea fra Nord (-3,3%) e Sud (-3,2%), leggermente più marcata per il Centro (-3,8%). Un contributo al rallentamento delle transazioni è venuto anche dal maggior rigore delle politiche creditizie attuate da parte degli Istituti di credito, che hanno inciso negativamente sulla quota di domanda coperta da giovani coppie e stranieri. Di fatto, si riscontra una difficoltà oggettiva di una parte della domanda potenziale a tradursi in domanda effettiva. La dinamica degli scambi è stata penalizzata nella prima parte dell’anno sia dal ciclo elettorale che dal clima di incertezza economica. La media degli sconti che si possono spuntare in sede di chiusura della trattativa d’acquisto è del 15% sul prezzo inizialmente richiesto, percentuale destinata a salire nel caso delle soluzioni di taglio più ampio. Continua a diminuire la domanda d’investimento privata, per lo più circoscritta ai capoluoghi e ai quartieri universitari, mentre si registra un surplus di offerta di nuovo nell’hinterland di molte città. Le nuove case, l’85% delle quali si trova in Comuni non capoluogo, attraggono una domanda dai criteri particolarmente selettivi che nella decisione d’acquisto tiene conto della location, della funzionalità, dell’efficienza e del rapporto qualità-prezzo. I rischi attuali sono legati all’eccesso di offerta di nuovo, con la prossima immissione sul mercato di immobili progettati in un momento più favorevole, il prezzo dei quali oggi risente del costo di acquisto dei terreni, avvenuto in pieno boom immobiliare. Una parte dell’offerta è composta da immobili acquistati di recente, i proprietari dei quali, non riuscendo a sostenere le rate del mutuo, preferiscono la cessione del bene per orientarsi verso soluzioni di dimensioni più ridotte o sulla locazione. Nelle grandi città è evidente uno sbilanciamento dell’offerta immobiliare verso tagli medio-grandi rispetto alla domanda. In generale, si registra un’attenuarsi del fenomeno della provincializzazione e dell’attrazione esercitata dai mercati del primo e secondo hinterland rispetto alle periferie urbane. I più penalizzati sono i Comuni di prima fascia, più popolari e con quotazioni in linea con le periferie urbane, dal momento che chi esce dalle metropoli tende a cercare soluzioni indipendenti, di qualità, immerse nel verde e un buon rapporto qualità-prezzo.
giovedì 20 novembre 2008
DAI GIORNALI / Per 20mila appartamenti scattano le nuove rendite.
mercoledì 19 novembre 2008
DAI GIORNALI / Quale casa comprare con il proprio stipendio
Bisogna considerare che di rado il finanziamento copre il 100% del costo dell'abitazione. Con un mutuo di 138.000 euro aumenta, ovviamente, il taglio delle case che si possono acquistare. Ad esempio, a Milano si può ipotizzare un mini-appartamento di 42 metri quadrati. Se poi ci spostiamo ad Aosta, la casa guadagna una stanza. A Ravenna, il taglio dell'appartamento raddoppia, per triplicare ad Agrigento. "La mappa delle possibilità di investimento con diverse cifre di acquisto - spiega Mario Breglia, presidente di Scenari Immobiliari non è solo lo specchio del mercato immobiliare, ma anche dell'economia del Paese. In fondo a questa classifica troviamo, infatti, molti capoluoghi del Sud".
domenica 16 novembre 2008
venerdì 14 novembre 2008
Il futuro ci sorride? Il Piano Strategico Metropoli Terra di Bari e gli approcci partecipativi alla costruzione delle scelte
La “volontà politica” gioiese è quella di puntare sulla vocazione dell’area industriale (centro intermodale), di intervenire sul settore agroalimentare, di unificare le procedure amministrative, di avviare dei “punti sport”, di creare un nuovo scenario economico-sociale, di recuperare il centro storico, i borghi rurali e le botteghe artigiane. In definitiva, si dovrebbe realizzare una crescita (sarebbe meglio parlare di sviluppo, ndr) omogenea e armonica.
Ma questo “libro dei sogni” avrà una concreta possibilità di concretizzarsi e di raggiungere il “fine ultimo”?
Probabilmente un piano strategico è tale se non vi è centralizzazione dell’autorità, se le decisioni non vengono imposte, se qualunque strategia si basa sul consenso ampio e di lunga durata, su un agire comunicativo e sulla dimensione relazionale, per realizzare una pianificazione collaborativa e partecipata. Quindi la partecipazione della gente è importante, se non proprio fondamentale. Ma, almeno a Gioia, la partecipazione viene ritenuta di second’ordine e le scelte vengono decise nella “stanza dei bottoni”. Esempio eclatante è stato constatare che, durante il forum gioiese, il “tavolo di benvenuto” metteva in mostra delle cartoline con scritto “Caro Sindaco nel 2015 vorrei che la mia città ...” e delle matite griffate BA2015, con cui scrivere i propri desideri, spuntate e senza temperino per appuntirle! Perché si sono scelte le matite “cancellabili” e non delle affidabili penne a sfera, sarebbe una domanda da diffidenti ad oltranza. Capire poi a quale buca delle lettere imbucarle, sarebbe stato quantomeno interessante per stabilire la necessità del francobollo. Ma, oltre a questi “dettagli”, notare il Sindaco che scruta la cartellina della conferenza e vi trova dentro la cartolina a lui indirizzata, di cui, prima di quel momento, ne ignorava completamente l’esistenza, ha fatto capire quanto quel processo di piano partecipato avrà veramente peso nella costruzione delle scelte.
La visione, verso cui il territorio di Terra di Bari deve andare, non può essere scelta esclusiva degli amministratori della cosa pubblica. Il rischio è semplice, quanto scontato: la collettività non la condividerà.
Cosa è possibile fare, per evitare che questa battaglia non sia persa in partenza? Semplicemente, bisogna incrementare le occasioni di confronto fra i soggetti pubblici e la cittadinanza sulle varie tematiche di interesse. Quindi, è necessario coinvolgere i reali fruitori del futuro al 2015 e al 2035, con una serie di approcci partecipativi dal basso, dove le scelte non devono dare il sentore di essere “precostituite”.Solo così avremo una metropoli, proiettata verso il Mediterraneo, policentrica e sostenibile che integra città, paesaggio rurale e costiero; una rete di città coesa, creativa, attrattiva; un’unione di comuni efficiente, partecipata e trasparente, nella quale introdurre i tempi della progettazione, programmazione e internazionalizzazione.
pubblicato sul periodico locale La Piazza, n. 5, settembre-ottobre 2008
giovedì 13 novembre 2008
Prioritaria una connessione stradale Gioia del Colle-Matera. Indispensabile alla realizzazione del polo logistico gioiese.
Il Sud Italia sconta, ancora oggi, un deficit infrastrutturale notevole. Il nostro territorio, baricentro geografico tra le province di Bari, Taranto e Matera, ha l’opportunità di procurarsi nuove occasioni di crescita e sviluppo, se saprà sfruttare al meglio le proprie risorse. E’ necessario attenuare il modello centripeto del capoluogo regionale pugliese che costituisce, di fatto, una vasta area metropolitana, i cui confini diventano sempre meno marcati, e rafforzare i tracciati trasversali per Taranto e Matera, che sarebbero in grado di penetrare maggiormente nell’entroterra e, quindi, capaci di costituire delle dinamiche reti territoriali e locali. Queste nuove vie di sviluppo consentirebbero di supportare in modo differente le funzioni urbane di un sistema insediativo policentrico, complesso interagire di attività, spazi e relazioni. In questo spazio dilatato, frammentato e disperso, dello sprawl moderno, è indispensabile riconnettere i luoghi notevoli della socialità, dell’economia, dell’abitare, tramite una rete ambientale ed una rete infrastrutturale. Nel complesso di infrastrutture, oltre alla viabilità stradale, trovano collocazione i nodi specializzati ovvero spazi attrezzati per le attività produttive. La realtà locale ci parla di un porto di Bari da rendere monofunzionale al trasporto passeggeri in sinergia con il nuovo aeroporto di Palese, di un porto di Taranto, secondo in Italia per il trasporto merci, e di un distretto del salotto, individuabile nelle città di Santeramo, Altamura e Matera, in profonda crisi per i fenomeni della globalizzazione, da reindustrializzare e riconvertire. Questa visione territoriale vede Gioia del Colle posizionarsi in una prospettiva virtuosa di sviluppo. Quando si parla di polo logistico, a Gioia del Colle, si parla di un possibile nodo di questa rete infrastrutturale. Nei nodi convergono le aste e, tra queste, maggiore attenzione merita, attualmente, la Gioia del Colle-Matera che è stata abbandonata al suo destino per troppo tempo, forse privilegiando la realtà metropolitana della Terra di Bari che deve ancora germogliare, se riuscirà a cogliere appieno le opportunità dei fondi strutturali, legati ai piani strategici. Vi è poi da considerare l’opportunità, in chiave turistica, di un collegamento viario principale, una sorta di “percorso narrante”, tra Matera e Gioia del Colle, ovvero tra la città dei sassi, patrimonio Unesco, e la città degli scavi di Monte Sannace e del castello federiciano. Si aggiunga poi la possibilità di inserire la nostra città in un consorzio intercomunale ASI dell’alta murgia, a sostegno e sviluppo delle attività produttive, con evidenti ricadute occupazionali.