Dal 7 dicembre avrà luogo a Copenhagen la 15-esima conferenza ONU sui Cambiamenti Climatici (COP15, appunto), di certo la più importante per numero di partecipanti, Paesi coinvolti, leaders presenti e per senso dell'urgenza e drammaticità che la circonda.
COP15 è preceduta da sessioni multilaterali di preparazione (Bankog, Barcelona solo per citare le più recenti) ed ha la responsabilità di partire dal palese insuccesso di Kyoto, che rende sempre più scottante e più globale l'agenda ambientale.
Da Obama a Hu Jintao, da Ban Ki- Moon a Lula, da Correa ai leaders delle ONG e delle lobbies globali si confronteranno in una città verde dell'Europa scandinava. Così complessa da avere la bicicletta come mezzo egemone per gli spostamenti urbani e convivere con l'altrettanto danese centrale elettrica a carbone della E.On contro cui i movimenti hanno manifestato anche lo scorso 26 settembre e torneranno a manifestare.
COP15 è un vertice ONU che sta creando un enorme dibattito politico globale, che porta a ragionare sull'agenda ambientale gli indigeni dell'Equador ed i recenti Climate Camps inglesi, i movimenti europei. ma immediatamente anche, e diversamente, i protagonisti delle nuove isole continentali che nell'ultimo decennio hanno fatto la loro potentissima irruzione2 nel già vecchio mondo post-bilaterale.
Non è, insomma, per nulla un dibattito semplice e provinciale, ma, invece, complesso, globale e non scontato.
La partita è talmente importante da poter essere considerata un vero spartiacque, tanto dal punto di vista degli equilibri globali, quanto della gestione della crisi di sistema in corso.
Il dibattito di COP15 rifletterà la necessità del nuovo corso di Obama di trovare un nuovo punto di mediazione nel multeralismo che è seguito al fallimento del bushismo. Forse la nuova divisione internazionale delle quote annuali di CO2 rappresentano la misura del nuovo equilibrio tra il green course dell'amministrazione americana, l'insorgenza produttiva cinese (non bilanciata dal consumo interno), la tumultuosa dinamica sudamericana che vede i più pesanti nuovi esempi nel biocarbunante di Lula e nel petrolio di Chavez.
Alcune players come WWF e Greenpeace, raccolte nella cordata Copenhagen Climate Treaty, hanno già diffuso un'ipotesi di risoluzione che sancisce un'ipotesi di rinegoziazione dello sviluppo, nella quale emerge che la linea di ripartizione si definisce più tra Ovest ed Est, che tra Nord e Sud del mondo.
Beppe Caccia nella video-intervista che pubblichiamo ci fornisce una fondamentale lettura della precarietà nel e del clima ed indaga il connubio strettissimo che si riscontra tra crisi ambientale, processi di accumulazione e rivolte. E soprattutto invita a considerare fino in fondo come questo non sia un tema "ecologico" -cioè riservato e limitato agli ecologisti- ma fino in fondo una prospettiva di critica complessiva della crisi del capitalismo, un piano di lettura generale, e, dall'altra parte, davvero speciale per indagare la composizione politica dei movimenti.
C'è moltissima lotta di classe attorno alle contraddizioni ambientali e viceversa, il comando si determina anche intorno alla governance delle issue climatiche.
Non solo, ma mai come oggi assistiamo alla finanziarizzazione dei beni, delle risorse ambientali, delle materie prime e dei cibi, valga per tutti l'esempio dei futures sui cereali, la cui esplosione dei prezzi ha generato enormi profitti speculativi e rivolte represse nel sangue con un'ampiezza mai vista prima.
O, diversamente, quante volte alla radice dei processi migratori c'è la scelta di sottrarsi e fuggire da territori devastati da un equilibrio mutato o perso?
Insomma, il dibattito va affrontato in forma moderna, nuova, con grande attenzione alla globalità e, quindi, all'eccentricità della prospettive di critica. E soprattutto senza rete, come acrobati del presente.
venerdì 30 ottobre 2009
Dal 7 dicembre avrà luogo a Copenhagen la 15-esima conferenza ONU sui Cambiamenti Climatici (COP15)
mercoledì 28 ottobre 2009
Al via oggi a Bologna l’edizione 2009 del SAIE
Apre oggi i battenti alla Fiera di Bologna, SAIE 2009, il Salone Internazionale dell’Industrializzazione Edilizia, l’appuntamento annuale degli operatori delle costruzioni. Nei quattro giorni della manifestazione più di 1700 aziende incontreranno gli operatori del settore per mostrare i loro prodotti e sistemi e confrontarsi su soluzioni, progetti e tecnologie per costruire il futuro.
La Via dell’efficienza energetica è il percorso di esposizione e approfondimento delle soluzioni, tecnologie e architetture per l’efficienza energetica del costruito che fa quest’anno da filo conduttore del SAIE. Ha il suo punto nodale nel padiglione 14 e 15 con SAIEnergia, lo spazio interamente dedicato all’energia rinnovabile e all’efficienza energetica applicate all’edilizia e alle costruzioni, con particolare attenzione alle soluzioni abitative ad elevata efficienza e a basso costo. LaterSAIE è lo spazio espositivo interamente dedicato ai produttori del settore dei laterizi, che consente un ampio sguardo sullo specifico comparto e sulla relativa offerta, sia merceologica che tecnologica. LaterSAIE è al centro dell’area del Costruire Sostenibile e uno dei nodi principali della Via dell’Efficienza Energetica.
SAIEBit è lo spazio dedicato ai sistemi informatici e alle società di servizi che occupa i padiglioni 18 e 20. SAIEBit, è diventata negli anni il punto di riferimento dove software-houses e società di servizi per imprese di costruzione e architettura propongono le ultimissime novità in campo informatico.
SAIE Legno è lo spazio che ogni anno il SAIE dedica all’edilizia in legno, alle strutture ed ai componenti in Legno. Occupa l’intero padiglione 16, al centro dell’area del Costruire Sostenibile.
Tra le novità di quest’anno c’è SAIE New Stone Age Design, un’iniziativa nata dalla collaborazione fra SAIE, Confindustria Marmomacchine e Pietra Autentica per portare a SAIE le realizzazioni in pietra di famosi designer.
Il Cuore Mostra SAIE 2009 approfondisce le tematiche della sostenibilità e del risparmio energetico focalizzando il tema delle soluzioni abitative a basso costo e a basso consumo energetico. Modelli di intervento alle differenti scale, nuove e vecchie tipologie abitative, utilizzo di nuovi materiali e nuove tecnologie, soluzioni finanziarie innovative sono alcuni dei temi che verranno affrontati nel Convegno internazionale, nella Mostra e nel Volume di approfondimento in cui si articola tradizionalmente l’iniziativa. Nel Centro Servizi saranno esposte le proposte dei giovani progettisti sul tema “Low cost & Low Energy sustainable housing”.
Un focus particolare sarà dedicato alle “Tecnologie per la protezione dal rischio sismico: strategie e prospettive”, attraverso una mostra al Centro Servizi organizzata con l’Università di Bologna Dipartimento DISTART Facoltà di Ingegneria, che mostrerà metodi, tecniche e sistemi per la realizzazione di costruzioni sismo-resistenti, per la riparazione di edifici danneggiati dal sisma e per il miglioramento delle prestazioni sismiche offerte dagli edifici esistenti, e seminari e convegni dedicati al rischio sismico.
martedì 27 ottobre 2009
TARANTO: Il disastro della città col cielo rosso
lunedì 26 ottobre 2009
A Pisa nascono gli orti energetici: si piantano pannelli solari e mini-eolico
Gli orti pubblici, terreni concessi dal comune ai cittadini agricoltori per passione, non sono una novità. E migliaia sono gli improvvisati contadini metropolitani che coltivano pomodori, insalata o melanzane nelle periferie di piccole o grandi città. Mai però si erano visti orti energetici dove, invece di frutta e verdura, nascono pannelli solari e impianti minieolici. L'idea l'ha avuta il Comune di Pisa che, nel nuovo capitolo del regolamento edilizio, ha previsto particolari agevolazioni e concessioni di terreni pubblici ai cittadini che producono energia pulita e non hanno la possibilità di installare gli impianti sulla propria casa.
«L’idea è stata pensata soprattutto per gli abitanti del centro storico – spiega l'assessore all'Edilizia, Fabio Cerri – dove per motivi di decoro urbano non è possibili installare sui tetti i pannelli fotovoltaici. Pisa è una città d’arte e dunque bisogna avere una particolare attenzione a non deturpare il paesaggio urbano spesso pieno di capolavori. In questo caso l'amministrazione concederà ai cittadini terreni di sua proprietà nei quali si potrà decidere di produrre energia pulita». Non solo. Per «i coltivatori dell'energia pulita» sono previsti sconti sugli oneri di urbanizzazione secondaria o per gli incrementi volumetrici e i più bravi a produrre energia pulita e progettare o ristrutturare appartamenti per la salvaguardia del risparmio energetico potranno ottenere sconti sulle imposte anche oltre il 20%. «Questo progetto ha un obiettivo ambizioso – continua Cerri -, coprire parte del fabbisogno energetico della nostra città con l'autoproduzione da fonti rinnovabili, senza violare però i vincoli paesaggistici utilizzando anche impianti idroelettrici, a biomassa o cogenerativi a gas metano».
venerdì 23 ottobre 2009
Case, le meno sicure in periferia
giovedì 22 ottobre 2009
Festival del Cinema di Roma: la grande onda del "Marpiccolo"
In una casa di 'cartone', nel quartiere Paolo VI di una Taranto violentata dall'inquinamento, dalla povertà, dalla criminalità, vive Tiziano, un ragazzo brillante che cerca di sopperire, con qualche furto e altri espedienti, alla debolezza del padre, assuefatto dal videopoker, nel prendersi cura della sua famiglia. Il sedicenne, dopo una bravata di troppo contro il boss locale, finisce in rimorfatorio per uscirne poi, sei mesi dopo, con una prospettiva di vita diversa.
Una storia semplice, piccola, come il titolo del film di Alessandro di Robilant presentato nella sezione 'Alice' del Festival del Film di Roma: "Marpiccolo". Manca l'aria, nella Taranto serva dell'Ilva, 'l'industria dei tumori', e anche il mare è una piccola vittima del veleno che viene somministrato lentamente ad una città che sembra accettare tutto, rassegnata al suo destino.
E' con questo inizio e su questo sfondo che di Robilant presenta allo spettatore Tiziano, un ragazzo forte, deluso da una realtà opprimente, che cerca nelle pagine di 'Cuore di tenebra' la luce, la via di fuga. Tiziano paga il suo debito con la città che ama e odia e riscatta il suo desiderio di libertà da una grigia oppressione.
Interpretato da un emergente e bravissimo Giulio Beranek, Tiziano rappresenta la speranza per un Sud ancora una volta protagonista di una pellicola che ha ricevuto il contributo del Ministero per i Beni e le Attività Culturali come Film di Interesse Culturale Nazionale. La fotografia è asciutta, essenziale, l'obiettivo penetra nella realtà senza enfatizzare, senza dare giudizi, solo osservando, rapido e forte, proprio come il protagonista.
MARPICCOLO, al cinema dal 13 novembre
mercoledì 21 ottobre 2009
Cambiamenti climatici, forum virtuale per dare voce ai cittadini
In vista del summit internazionale sul clima che si terrà a Copenhagen dal 7 al 18 dicembre prossimi per discutere e formulare un accordo globale che impegni tutte le nazioni ad una lotta efficace contro i cambiamenti climatici, un forum virtuale online www.fightclimatechange.eu è stato istituito all’interno del Clima World Community creato dal Comune di Copenhagen.
L'iniziativa, promossa dalla Direzione Generale Ambiente della Commissione Europea e dell'European Cyclists’ Federation, si propone di favorire il livello di partecipazione dei cittadini sul tema del surriscaldamento del pianeta e dei cambiamenti climatici, affinchè ciascuno di noi possa liberamente intevenire nel dibattito esprimendo il proprio punto di vista sulle possibili soluzioni che i Governi dovrebbero adottare.
Sulla bacheca on-line di www.fightclimatechange.eu ognuno può lasciare opinioni, proposte, suggerimenti, richieste concrete al proprio Governo. I messaggi saranno ufficialmente trasmessi ai negoziatori dell’Unione Europea presenti al COP15. L'iniziativa rientra nell'ambito della campagna di comunicazione focalizzata sull'importanza che ciascuno di noi intraprenda azioni individuali a favore del clima e sulla necessità di aumentare la pressione sui governi nazionali per fare un passo concreto in avanti e ridurre le emissioni di CO2.
martedì 20 ottobre 2009
I luoghi ritrovati. L’Amministrazione Comunale presenta il bilancio sociale del primo anno di attività.
Il secondo dibattito, tenutosi il 27 luglio, era intitolato: “Verde pubblico, infrastrutture e viabilità a Gioia”. Per la tematica del verde il dirigente dell’ufficio tecnico ha sottolineato come la dotazione deve essere compatibile con gli standard previsti dalla legge, cosa non proprio avvenuta con le diverse lottizzazioni ad iniziativa privata, e ha stimolato i futuri lottizzanti a qualificare i propri interventi superando la logica della dotazione minima. L’assessore all’ambiente ha parlato della prossima redazione di un piano generale del verde che permetterà una ricognizione di tale patrimonio e di formulare proposte di gestione della manutenzione, non esclusa la possibilità di concedere le aree in adozione a condominii, associazioni e privati. Anche per i servizi si è parlato di ricognizione delle aree cedute a standard urbanistico e della necessità di un piano dei servizi, parallelo al piano urbanistico generale, che preveda anche la possibilità di realizzare dei poli scolastici integrati, liberando gli attuali istituiti scolastici da rendere dei nuovi ulteriori contenitori culturali. Infine, il tema “caldo” della viabilità. E’ stato assegnato l’incarico di aggiornamento del piano traffico (alla stessa società che ha elaborato l’originario piano, a seguito di regolare gara pubblica; ndr) e del piano parcheggi. Secondo l’intento dell’assessore al ramo, si cercherà di evitare le “strumentali” proteste dei cittadini con comitati, che ricordiamo sono garanzia della partecipazione della cittadinanza nel processo decisionale e che hanno permesso la riapertura di via Bari nel dicembre 2008 proponendo una proposta di piano sottoscritta da oltre 1500 cittadini (cfr. La Piazza, n. 4/2007). Modello di partecipazione che era stato invocato e incoraggiato proprio dalla parte politica all’attuale guida della città ma che oggi sembrerebbe strumento di partecipazione superato.La conclusione di questi due incontri è stata affidata al Sindaco il quale ha detto semplicemente “faremo di più, quando saremo in tanti a volerlo”.
www.la-piazza.it/giornale.html
lunedì 19 ottobre 2009
COMUNICATO STAMPA FIAB / Ignorata l'istituzione dell'Ufficio Europeo per la Mobilità Ciclistica L'ECF scrive al Presidente della Commissione, Barroso
Mattia Pellegrini, componente del Gabinetto del Vice Presidente della Comissione e Commissario europeo per i Trasporti, Antonio Tajani, intervenuto il 15 maggio scorso a Bruxelles nella sede del Parlamento europeo in chiusura della Conferenza internazionale Velo-City, aveva dichiarato che l'Ufficio Europeo per la Mobilità Ciclistica richiesto dall'ECF, sarebbe potuto essere istituito tra le misure attuative del Piano d’Azione della Mobilità Urbana. Ma così non è stato.
Tra le 20 azioni annunciate di recente per rendere operativo il tanto atteso Action Plan della Mobilità Urbana non si parla di mobilità ciclistica. All'European Cyclists' Federation, promotrice nella scorsa primavera di un appello agli euro-candidati per impegnarsi ad attivare politiche europee per la mobilità ciclistica, tra cui l'istituzione di un Ufficio europeo dedicato al tema, non è rimasto altro che scrivere al Presidente della Commissione, Barroso, per sollecitare un suo personale intervento.
"In molte cittè europee - sottolinea Bernhard Ensink, Segretario Generale ECF - la mobilità ciclistica è già parte integrante delle politiche di trasporto urbano e rappresenta una soluzione concreta ai problemi del traffico e alla lotta all'inquinamento atmosferico. E' incomprensibile come la Commissione Europa rispetto alle azioni da assumere anche per combattere i cambiamenti climatici, non assegni un ruolo centrale alla mobilità ciclistica utile ai fini ambientali, della competitività dei trasporti urbani, della salute e dell'inclusione sociale".
L'ECF, d'altro canto, sollecita una maggiore adesione alla Carta di Bruxelles, già sottoscritta da circa 50 città europee, con cui si chiede al Parlamento e alla Commissione di adottare una politica europea della mobilità ciclistica finalizzata ad elevare almeno al 15% la media europea di spostamenti in bici e dimezzare gli incidenti mortali ai danni dei ciclisti. Tra le altre richieste: la creazione di un intergruppo parlamentare della mobilità ciclistica in seno al Parlamento europeo, l'assegnazione di un budget specifico per finanziare azioni a favore della bicicletta, oltre al già indicato Ufficio europeo per il trasporto in bicicletta.
Lello Sforza
Ufficio Stampa FIAB onlus
giovedì 15 ottobre 2009
Crisi: boom per aste giudiziarie. Nel 2009 si avranno 60mila vendite (+20%) valore 10 miliardi.
mercoledì 14 ottobre 2009
Ristrutturazioni edilizie: fino al 2012 la detrazione fiscale del 36%
Estensione fino al 2012 delle agevolazioni fiscali per le ristrutturazioni edilizie e per l’acquisto di immobili ristrutturati, e Iva agevolata al 10% sui lavori.
La norma, che avrà un impatto stimato di 324 milioni nel 2012, 743 milioni nel 2013 e altrettanti nel 2014, è contenuta nel disegno di Legge Finanziaria per il 2010 approvata dal Consiglio dei Ministri di oggi. Attualmente la detrazione Irpef del 36% è fruibile fino a tutto il 2011, come previsto dalla Finanziaria 2009, per le spese di ristrutturazione del patrimonio edilizio, fino a un massimo di 48 mila euro per unità immobiliare.
Il beneficio sul quale calcolare la detrazione del 36% spetta fino al limite massimo di spesa di 48.000 euro da suddividere in dieci anni. Dal 1º ottobre 2006, l'importo massimo di spesa (48.000 euro) va riferito alla singola unità immobiliare e non più ad ogni persona fisica che abbia sostenuto le spese. I contribuenti di età non inferiore a 75 e 80 anni possono suddividere la detrazione, rispettivamente, in cinque o tre rate annuali. I lavori per i quali spettano le agevolazioni fiscali sono quelli elencati nell'articolo 3 del DPR 380/2001 “Testo Unico dell’edilizia”, (precedentemente individuati dall'art. 31, lettere a), b), c) e d) della legge 5 agosto 1978, n. 457). In particolare, la detrazione Irpef riguarda le spese sostenute per eseguire gli interventi di manutenzione straordinaria, le opere di restauro e risanamento conservativo e i lavori di ristrutturazione edilizia per i singoli appartamenti e per gli immobili condominiali. Gli interventi di manutenzione ordinaria sono ammessi all'agevolazione Irpef solo se riguardano determinate parti comuni di edifici residenziali.
martedì 13 ottobre 2009
Un punto di vista dall'alto di ... Bari - Gioia del Colle - Taranto
altre città su http://www.youtube.com/user/fantasticplanetit
lunedì 12 ottobre 2009
Prove tecniche di cicloturismo lungo la Ciclovia dei Borboni.
domenica 11 ottobre 2009
REPORT / LA VIA DEL MATTONE: stasera ore 21,30 RaiTre
Le norme edilizie in Italia sono le più restrittive d'Europa, eppure in nessun paese europeo è possibile costruire abusivamente interi quartieri come da noi.
venerdì 9 ottobre 2009
Bonus 55%: Governo disponibile a prolungarlo oltre il 2010
giovedì 8 ottobre 2009
Ristrutturazioni edilizie: IVA al 10% permanente
mercoledì 7 ottobre 2009
Taranto avrà una metropolitana leggera a sette fermate da diciannove chilometri
La città di Taranto sarà sottoposta entro qualche anno a una robusta «cura del ferro». L’assessore regionale ai Trasporti, Mario Loizzo, definisce così la scelta strategica individuata dalla Regione Puglia per capovolgere la logica dei collegamenti su gomma.
Il primo riferimento è la metropolitana leggera che sarà realizzata a Taranto per collegare il quartiere Paolo VI, eccentrico rispetto all’ombelico urbano, a Taranto. Lunga quasi diciannove chilometri, costerà 98 milioni e si svilupperà lungo i binari militari in disuso attorno al secondo seno del mar Piccolo . Quaranta milioni arriveranno dalla Regione attraverso i fondi Fas, che ha fatto suo il cofinanziamento in carico al Comune, sessanta dallo Stato. E’ un esempio concreto di come marcino spediti i progetti quando c’è collaborazione tra periferia e centro. In questo caso l’Amat di Taranto, guidata dal presidente Giuseppe Casatello, a tempo di record ha rispolverato e riadattato il progetto presentato nel 2004 dall’ingegner Gianfranco Tonti dello studio Start su intuizione dell’ex presidente Manco, e l’ha presentato alla Regione. L’assessore Loizzo, in un mazzo di tre (Ferrovie del Gargano, prolungamento della metropolitana di Bari, Taranto), l’ha prescelto indicandolo al ministero delle Infrastrutture come prioritario; l’assessore Michele Pelillo, infine, ha subito individuato la fonte dei finanziamenti.
Questa sinergia è stata sottolineata più volte, ieri mattina, durante l’incontro con la stampa al quale hanno partecipato, oltre ai due assessori regionali, il sindaco Ezio Stefàno, il vice Alfredo Cervellera, l’assessore comunale alle Partecipate, Davide Nistri, più i vertici di Amat e Ctp e l’ingegnere progettista. Il progetto completo è fatto di due infrastrutture. Una, lunga 13.696 metri, è la linea metropolitana attorno al Mar Piccolo, con partenza dalla pineta Cimino, passaggio intermedio a Nasisi e arrivo al Paolo VI. Qui sarà costruito ex novo un anello tranviario intorno al quartiere, di 5.080 metri. Il collegamento sarà garantito da cinque «vagoni a cassa doppia», come i jumbo-bus; le fermate previste sono sette, una a Cimino, cinque nell’abitato di Paolo Sesto, una alla Motorizzazione. Si integrerà perfettamente, è stato osservato, con il nuovo ospedale San Raffaele del Mediterraneo, il Politecnico, l’Università, Corte d’appello, uffici comunali. Nessuna fermata intermedia è per ora prevista perché non c’è utenza lungo il tracciato, ma nulla impedirà che dei semplici marciapiedi possano essere realizzati a seconda di nuove esigenze.
Il capolinea di Cimino è collegato con il parcheggio di scambio, incluso nei progetti già finanziati di Area vasta, per raggiungere il centro della città. Gli stessi binari utilizzati per questo stralcio di metropolitana hanno un tracciato che consentirà, in una seconda fase del progetto, il collegamento con San Giorgio mentre altri «sfioccamenti» sono programmati verso Martina Franca, mediante il sistema del Sud-Est , e in direzione di Talsano. L’assessore Pelillo ha sottolineato che «la Regione ha fatto la sua parte dimostrando attenzione costante verso Taranto, ora rimane la decisione del governo. Tutto il sistema tarantino dovrebbe ora adoperarsi per raggiungere lo scopo del finanziamento statale». Secondo il vice sindaco Cervellera «tutto si sposterà al Paolo VI e l’area del mar Piccolo diventerà il cuore pulsante della città». Il sindaco Stefàno ha osservato che la metropolitana contribuirà a migliorare l’ambiente e la viabilità, ma nel suo profluvio di ringraziamenti, in particolare a Loizzo e Pelillo, non ha speso una parola per l’Amat innanzitutto, parte attiva dell’iniziativa, e per il Ctp che s’è unito al progetto.
martedì 6 ottobre 2009
Piano Casa Puglia, escluso il non residenziale. Rettificata in senso restrittivo la norma regionale, decorrono dal 24 sett. i nuovi termini di legge.
La legge regionale contenente misure straordinarie e urgenti a sostegno dell’attività edilizia per il miglioramento della qualità del patrimonio edilizio residenziale, consentirà quindi gli interventi di ampliamento, entro i 200 metri cubi, solo sugli immobili destinati ad uso abitativo con volumetria massima di mille metri cubi.
lunedì 5 ottobre 2009
ACQUEDOTTO PUGLIESE: AL VIA OPERE RIFORESTAZIONE AREA GIOIA DEL COLLE
L’Acquedotto Pugliese, tra i maggiori player a livello nazionale nella gestione del ciclo idrico integrato, ha dato il via ai lavori di riforestazione di un’area nell’agro di Gioia del Colle (Ba). L’area del rimboschimento, di tre ettari, e’ pari a quasi 8 campi da calcio. L’iniziativa viene promossa in vista del completamento dei lavori per il “raddoppio” del serbatoio di Marzagaglia di cui l’Acquedotto Pugliese dispone nella Provincia di Bari e che permettera’ di accrescere la capacita’ di accumulo fino a circa 200.000 metri cubi di acqua, contribuendo ad ottimizzare il funzionamento dell’intero sistema acquedottistico di interconnessione tra uno dei cinque schemi idrici di cui si compone (quello del Pertusillo-Sinni) e il canale principale. L’ampliamento del serbatoio, che ha impegnato investimenti per complessivi 24,2 milioni di Euro, consentira’ una piu’ efficiente gestione del servizio idrico in tutta la Puglia centro meridionale, che conta un bacino di utenza di oltre 2 milioni di cittadini. Dal punto di vista industriale il progetto si inserisce nel piu’ ampio e imponente programma di ammodernamento che l’AQP sta conducendo dal 2007 per il miglioramento della rete idrica, attraverso investimenti che solo nel 2008 sono stati di oltre 200 milioni di euro. Il rimboschimento segue la logica e gli obiettivi propri della selvicoltura naturalistica, tendendo alla creazione di una cenosi forestale che per composizione, struttura e densita’ si avvicini il piu’ possibile a caratteristiche di naturalita’. L’iniziativa rientra nella politica di impegno verso l’ambiente, doveroso per chi come l’Acquedotto Pugliese, si occupa della fornitura di un bene prezioso e pubblico come l’acqua. Una politica che, oltre alla riforestazione appena inaugurata, prevede un piano di acquisti “verdi” per la riconversione di almeno il 30% delle forniture in prodotti eco-compatibili, la realizzazione di impianti per la produzione di energia pulita (fotovoltaici, eolici e idroelettrici) ed il riutilizzo dei fanghi di depurazione sotto forma di ammendanti di qualita’ per uso agricolo.
sabato 3 ottobre 2009
DISABILI. Al via domani 4 ottobre il VII Fiabaday, 7a Giornata nazionale per l'abbattimento delle barriere architettoniche
venerdì 2 ottobre 2009
IN EDICOLA / La Piazza, bimestrale di informazione di Gioia del Colle, Sammichele di Bari e Acquaviva delle Fonti (n. 5/2009)
Sommario GIOIA DEL COLLE www.la-piazza.it/giornale.html
pag. 33 – Il centro-destra inizia a “traballare” [Donato Stoppini]
Pag. 34 - I luoghi ritrovati [Nunzio Loporcaro]
- Il moscerino e il cammello [Enzo Cuscito]
Pag. 35 - … a Scuola di politica [Dalila Bellacicco]
- Luoghi ritrovati… e occasioni perdute [Dalila Bellacicco]
Pag. 36 - Curiosando qua e là [Donato Stoppini]
Il sindaco succube della vanità
Il comune (tar)tassa anche lo sport
Pur di apparire ci si attacca anche al… bus
Anche il letame e i liquami hanno il loro peso
Chi ha “scaricato” la Family Card?
Le forniture di materiali… “pilotate”??!
Pag. 37 - Notte di San Lorenzo… due occasioni perse [Dalila Bellacicco]
- Parliamo di “Frutti di Stagione” [Dalila Bellacicco]
Pag. 38 - Dall’infinitesimo all’infinito [Dalila Bellacicco]
- “Jubilate Deo” in “Preghiera a Maria” [Dalila Bellacicco]
Pag. 39 - Roberta Pepe [Dalila Bellacicco]
- Concetta De Libero [Dalila Bellacicco]
Pag. 40 - L’occhio della poesia [Giacomo Leronni]
- Il mendicante di sogni [Dalila Bellacicco]
Pag. 41 - Gioia nella mente e nel cuore [Dalila Bellacicco]
- Show must go on? [Olimpia Riccio]
Pag. 42 - I giovani e la società di oggi [Annamaria Castellana]
- Perché i ragazzi non sanno più scrivere [Anna Romano Fasano]
Pag. 43 - Carlo Colapinto alla presidenza del Lions Club [Dalila Bellacicco]
- Il soccorso ad un falco [Marisa D'Elia]
Pag. 45 - Il difficile bilancio del 1932-33 [Domenico Paradiso]
- Questione del Meridionalismo e questioni italiane oggi
Pag. 46 - Volley Nava: l’anno della svolta? [Giuseppe Leronni]
- Volley/ Nava Cup 2009 [Giuseppe Leronni]
- Calcio/ L’esordio delle compagini gioiesi [Giuseppe Leronni]